SICUREZZA?
SIcura l'Umanità e la terra
27° convegno del Centro Balducci
da giovedì 26 a domenica 29 settembre 2019
Il Centro Balducci ha cercato di mantenere fede all’impegno assunto nel
settembre 1992: quello cioè di rapportare l’accoglienza delle persone
migranti alla promozione culturale sulle grandi questioni dell’umanità
profondamente intrecciate con i loro esodi costretti.
Ripercorrendo i temi dei 26 convegni vissuti con la partecipazione di
donne e uomini provenienti da diversi luoghi del Pianeta si può
cogliere il filo conduttore del rapporto con l’altro e le sue diversità
e della giustizia, pace, salvaguardia dell’ambiente, nello spirito
dinamico del cambiamento della società con l’impegno di contribuire
alla sua umanità.
Per questo 27° convegno si è scelto di approfondire la questione della
sicurezza per liberarla dai contenuti disumani con cui ossessivamente
viene evocata e che ha trovato espressione legislativa nelle due leggi
sicurezza discriminatorie, razziste, fonti di insicurezza. La questione
è importante: riguarda ogni persona nelle sue dimensioni più intime e
nelle relazioni; i territori, le città, i paesi; le scuole, gli
ospedali e i luoghi di lavoro; l’ambiente vitale: la terra, l’acqua, le
piante; le strade e ancora altre realtà e situazioni.
Ne sono interessate tutte le persone: i bambini, gli adolescenti, i
giovani, le donne, gli uomini, gli anziani, i disabili, le persone
etichettate come diverse e per questo tralasciate ed emarginate, i
carcerati. La sicurezza riguarda tutte le persone e tutte le situazioni
del Pianeta. Oggi viene affrontata dalla politica xenofoba e razzista
indicando qualcuno che più di ogni altro determina insicurezza, prima
di tutti gli immigrati; e insieme ritenendo che le telecamere, le
pistole elettriche, i manganelli, le manette siano gli strumenti
indispensabili per ripristinare e mantenere sicurezza.
Il Centro Balducci esprime la convinzione che la sicurezza si
costruisce poco a poco con la cura delle persone e di tutti gli esseri
viventi: il prendersi a cuore, il prendersi cura della prevenzione e
poi dell’accompagnamento e del sostegno. Gli aspetti e le dimensioni di
una questione così importante sono molteplici; potremo individuare e
approfondirne alcuni.
Domenica 29 settembre ci ritroviamo in due luoghi emblematici. Prima
davanti alla Base Usaf di Aviano per cercare di approfondire come sia
possibile ritenere che siano le armi, anche quelle atomiche, a
garantire un futuro sicuro per l’umanità. Di seguito sul Vajont per
rilanciare, nella memoria commossa di 2mila vittime, l’impegno urgente
per la salvaguardia dalla Terra e di tutti
i viventi. Il momento storico è particolarmente difficile. Speriamo che
anche il convegno sia un segno significativo di resistenza e di
proposta non solo per restare umani, ma per crescere in umanità. Si
ricorda che gli incontri sono sempre aperti a tutte le persone, anche
quelli dedicati agli studenti e insegnanti. Vi ringraziamo della
vicinanza e del sostegno.
Vi aspettiamo in molti. Saluti cordiali.
Il Centro Balducci
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CONVEGNO
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