“Omaggio a Tranquillo Marangoni: la sintesi della spiritualità”
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Zugliano, venerdì 4 giugno 2010 - ore 20,30
Centro Balducci - Sala mons. Luigi Petris
Saluti delle autorità
prof. Giuseppe Raffaelli
critico e storico dell'arte
INTERMEZZO MUSICALE
Maestro Tiziano Duca
direttore della Orchester - Konzertvereinigung di Vienna
prof. Rudolf Leopold
violoncellista
Pozzuolo del Friuli, sabato 5 giugno 2010 - ore 17,30
Villa Masotti
Anton Bruckner
Overture in Sol minore (1863)
Hans Pfitzner
Concerto per violoncello e orchestra in La minore (1888), opera postuma
1° andante molto sostenuto - allegro
2° andante molto tranquillo - allegro
Anton Bruckner
Sinfonia in fa minore (1863)
1° allegro molto vivace
2° andante molto allegro
3° scherzo schnell
4° finale allegro
Orchester - Konzertvereinigung im Wiener Konzerthaus
Direttore: Tiziano Duca
Violoncello: Rudolf Leopold
In caso di maltempo il concerto di sabato si terrà nella Sala “mons. Luigi Petris” presso il Centro Balducci di Zugliano
La Sinfonia in fa minore e l’Overture in sol minore furono scritte da Anton Bruckner (1824-1896) come prova d’esame per i suoi studi di composizione sinfonica per il professor Lehrer Kitzler. Dopo tre mesi di intenso lavoro Bruckner poteva esclamare “Dal 10 luglio sono libero dai miei studi e mi godo la vita!” L’Overture fu eseguita per la prima volta nel 1921 a Klosterneuburg, vicino a Vienna, mentre la Sinfonia fu presentata nel 1925 a Berlino.
Il Concerto per violoncello e orchestra in la minore venne scritto da Hans Erich Pfitzner (1869-1949) nel 1888 per il suo amico violoncellista Heinrich Kiefer come brano d’esame. Il direttore del conservatorio di Francoforte lo aveva giudicato “wagneriano” e ne aveva impedita l’esecuzione. Il commento amaro di Pfitzner fu: “Due giovani sono amareggiati e c’è un’ingiustizia in più nel mondo”. Dopo un successivo rifiuto della sua composizione da parte di Max Bruch, Pfitzner la mise da parte. Fu ritenuta persa fino agli anni settanta del novecento quando fu ritrovata alla Biblioteca nazionale austriaca a Vienna ed eseguita per la prima volta.
La Orchester Konzertvereingung im wiener Konzerthaus è stata fondata nel 1985 dall’allora sovrintendente della Konzerthaus di Vienna Alexander Pereira. Essa nacque quasi come una scommessa, da un’idea originale: “…fra tanti ascoltatori che affollano le sale della Konzerthaus durante gli innumerevoli concerti – si chiedeva A. Pereira - sarà mai possibile trovare fra di loro musicisti che siano in grado di suonare uno strumento per formare attivamente un’orchestra, così da aggiungere all’ascolto anche la vera pratica musicale?” Da allora l’orchestra ha cercato di rinnovarsi il più possibile mantenendo tuttavia fede allo spirito originario che ha favorito la sua nascita.
In ogni stagione l’orchestra è impegnata all’interno della Konzerthaus con diversi concerti. In un continuo lavoro di prove, un eterogeneo gruppo di musicisti, studenti, professionisti e appassionati si ritrova, guidato da un direttore esperto, a studiare programmi musicali di particolare interesse. Ad autori e programmi del repertorio classico, si alternano programmi di autori meno noti, così come brani poco eseguiti ma di indiscusso valore artistico.
Nel corso delle stagioni 2003-2004 e 2004-2005 l’orchestra ha presentato due cicli di opere concertanti, molto apprezzati dal pubblico, dedicati a Joseph Haydn (La fedelà premiata, L’infedeltà delusa, Il mondo della luna) e ad Antonio Salieri (L’Europa riconosciuta, Falstaff, La grotta di Trofonio). Ad essi ha fatto seguito, in una esecuzione semiscenica, il Segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari.
Il concerto dedicato a Verdi e a Mussorgsky nel Programma tematico Tod und Macht, al quale hanno partecipato il Basso Bonaldo Giaiotti e il Baritono Roberto Frontali, è stato documentato da una registrazione CD. Diversi solisti di rilievo hanno collaborato con la Konzertvereinigung im wiener Konzerthaus, fra gli altri Franz Bartolomey, Ernst Kovacic, Marie-Therese Escribano, Mihaela Ursuleasa, ed inoltre Harald Hörth e Rudolf Leopold.
Dal 2001 l’orchestra è guidata da Tiziano Duca, il quale trae ispirazione per il suo lavoro e la scelta dei programmi musicali dal motto: Musik als Sprache (Musica come linguaggio).