Per dire che non vogliamo che a
pagare i costi della crisi e del fallimento economico del governo siano
i giovani e le famiglie mentre la classe politica si guarda bene
dall’intervenire sugli enormi costi della politica. Da Marco Travaglio
a Dario Fo, da Antonio Tabucchi a Margherita Hack a Flores D’Arcais la
parte migliore del nostro Paese si mobilita e lancia un appello:
torniamo in piazza a Roma il 10-11 settembre.
La due giorni di Roma
sarà preceduta, nelle settimane precedenti, da manifestazioni
provinciali.
L’APPELLO
Siamo stufi di vivere
quotidianamente i soprusi della Casta che pensa soltanto a conservare
potere e privilegi.
Siamo stufi di chi ci governa,
che fa pagare la crisi finanziaria esclusivamente agli italiani dai
redditi più bassi e medi, i lavoratori, le donne, i pensionati e gli
studenti e le famiglie.
Siamo stufi di questi politici
che fino a ieri negavano l’esistenza della crisi economica e che anzi
affermavano che sarebbe stata necessaria solo una piccola manovra
fiscale, in quanto l’Italia era sana dal punto di vista economico,
addirittura il Paese messo meglio in Europa.
Siamo stufi di indagati e
pregiudicati che siedono impunemente in Parlamento.
Siamo stufi di una Casta
bugiarda che adesso rastrella i 70 miliardi di euro necessari a
impedire il fallimento dell’Italia senza toccare i redditti alti e gli
speculatori finanziari.
Siamo stufi di questa Casta che
non ha la minima intenzione di ridurre gli enormi costi della politica
che frena la crescita e penalizza le imprese sane a vantaggio degli
evasori fiscali e di chi vìola le regole.
Per questo pensiamo che sia arrivato il momento di ribellarsi, facciamo
Piazza pulita, con una mobilitazione che cominci con presidi in tutte
le cittá italiane e che culmini con una manifestazione per il giorno
sabato 10 settembre a Roma e una assemblea permanente il giorno 11
settembre.
Facciamo Piazza Pulita.1897 miliardi euro Debito pubblico
79 miliardi di euro Manovra finanziara
17 miliardi all’anno Costo Province
8.000.000 Italiani in poverta’ assoluta
11.000 euro lo stipendio dei parlamentari
Chiediamo immediatamente:
- La diminuizione del numero dei parlamentari
- Il dimezzamento delle indennitá dei
parlamentari
- La revisione dei rimborsi elettorali ai partiti
- Una seria e severa legge anticorruzione
- L’abolizione delle province
- L’eliminazione dei vitalizi dei politici a
tutti i livelli
- La cancellazione dei privilegi della politica:
abuso di scorte ed auto blu, viaggi gratis non giustificati da impegni
istituzionali, eccetera.
PRIMI FIRMATARI:
Oliviero Beha, Amedea Di Somma, Paolo Flores d’Arcais, Dario Fo, Jacopo
Fo, Francesca Fornario, Alessandro Gilioli, Giulia Innocenzi,
Margherita Hack, Massimo Malerba, Franz Mannino, Gianfranco Mascia,
Adele Palazzo, Marco Quaranta, Franca Rame, Valeria Rossini, Guido
Scorza, Antonio Tabucchi, Emanuele Toscano, Marco Travaglio
Se condividete l’appello e volete aderire, scrivete a:
facciamopiazzapulita@gmail.com