Giovedì
20 ottobre 2011 ore 20.30
Nel Centro Balducci di Zugliano
Sala “mons. Luigi Petris”
Io
e Dio, il libro di Vito Mancuso appena uscito, sembra fatto
apposta per introdurre al meglio questo difficile percorso di analisi
che speriamo possa aiutarci non a conoscere l’inconoscibile, ma almeno
a individuare e a cacciare dalla nostra mente le manipolazioni più
smaccate che ci sono raccontate dalla storia e dalla cronaca, e a
guardare con gli occhi del cuore le esemplarità e le testimonianze
positive.
Vito Mancuso fa ruotare il suo
Io e
Dio intorno alla domanda «Ma che cos’è vero, alla fine, per noi
tutti, di questa vita che se ne va, nessuno sa dove? È una domanda
personale, che però tocca l’intera umanità, e dunque, in questo senso,
per ogni uomo che viene sulla terra, cristiano o no, ma anche credente
o no, la partita della vita è sempre tra io e Dio.
Tuttavia oggi tenere insieme un corretto pensiero di Dio con un
corretto pensiero del mondo è molto difficile: così qualcuno sceglie
Dio per disprezzo del
mondo, qualcun altro sceglie il mondo per noia di Dio, mentre molti non
scelgono né l’uno né l’altro, forse perché non avvertono più
quell’esigenza radicale
dell’anima che qualcuno chiamava «fame e sete di giustizia» e di cui
abbiamo parlato nel passato ciclo d’incontri.
In pagine ricche di dottrina e di passione per la verità, Vito Mancuso
spiega e condivide le ragioni della sua fede in Dio. Ma è un percorso
in cui non mancano puntate polemiche, basato su un’ampia riflessione,
che supera di slancio la strettoia tra due posizioni in apparenza
contrapposte, che negano entrambe la nostra libertà individuale: da un
lato l’autoritarismo delle gerarchie religiose, dall’altro uno
scientismo ateo e semplicistico.
Ma una civiltà senza religione, o con una religione senza cultura,
argomenta Vito Mancuso, perde inevitabilmente la propria coesione
interna, schiacciata
su una sola dimensione, in balia di un egoismo molto prossimo al
cinismo o alla disperazione.
Io e
Dio apre invece la strada verso una fede basata sull’amore e
sul dialogo, sulla libertà e sulla giustizia.
Intervento
di saluto
Flavio Pressacco
presidente dell’Associazione culturale
“don Gilberto Pressacco”
Interventi
introduttivi
Pierluigi Di Piazza
responsabile del Centro Balducci
Gianpaolo Carbonetto
giornalista
Riflessione
Vito Mancuso
Seguirà il dibattito
Momento conviviale
Mancuso è un
teologo italiano,
docente alla Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di
Milano e ha appena fatto uscire, per i tipi della Garzanti, il suo
libro
Io e Dio. Una guida dei
perplessi.
I suoi scritti hanno suscitato notevole attenzione da parte del
pubblico, in particolare
L’anima e
il suo destino (Raffaello Cortina, 2007, con prefazione di Carlo
Maria Martini), un bestseller da oltre centomila copie già tradotto
all’estero e con una poderosa rassegna stampa, radiofonica e
televisiva. È oggetto di discussioni e polemiche per le posizioni non
sempre allineate con le gerarchie ecclesiastiche, sia in campo etico
sia in campo strettamente dogmatico. È editorialista del quotidiano «la
Repubblica».
Tra le sue ultime pubblicazioni
Disputa
su Dio e dintorni (con Corrado Augias, Mondadori 2009) e
La vita autentica (Raffaello
Cortina, 2009) che ha avuto anche un’edizione audio con prefazione di
Lucio Dalla (Emons 2010). Presso una delle più prestigiose case
editrici accademiche tedesche è stato pubblicato di recente un saggio
sul suo pensiero: Corneliu C. Simut,
Essentials
of Catholic Radicalism. An Introduction to thè Lay Theology of Vito
Mancuso (Peter Lang, 2011).