ODOS
LIBRERIA TURISTICA EDITRICE
Via Gen.
Baldissera 56, 33100 Udine - Tel 0432.204307
venerdì
2 dicembre 2011 ore 18.30
presenta:
nella
cornice dei festeggiamenti del 50° anniversario del conferimento del
premio
nobel per la letteratura ad Ivo Andrić
“La donna
sulla pietra" di Ivo
Andrić, Zandonai, Rovereto 2011
"Sul fascismo"
di Ivo Andrić, Nuova
dimensione, Portogruaro 2011 (a cura di Božidar Stanišić)
Dialogano:
prof.ssa
Alice Parmeggiani Dri, traduttrice
Božidar
Stanišić, scrittore
La donna
sulla pietra
Come
pochi altri scrittori Andrić si rivela maestro nel suscitare gli
interrogativi
estremi dell’esistenza toccando le sensazioni più semplici ed
esplorando le
evidenze quotidiane. Non a caso ogni racconto di questa straordinaria
raccolta
ci offre il ritratto di un’indimenticabile protagonista donna, quasi
che
l’autore scandagliasse nelle pieghe più intime dell’animo femminile e
dietro le
mura domestiche proprio per avvertirci che la vita e il destino degli
esseri
umani non sono fenomeni facilmente accessibili. Anzi, essi appaiono
bifronti:
la parte in chiaro, quella rivolta al mondo, ne sottende sempre
un’altra,
interamente in ombra, da cui promanano le forze più indomabili. Eppure
le donne
di questo libro si svelano tutte in un gesto, in un’esitazione, in un
inatteso
moto di rivolta: dalla cantante lirica alle prese con il dramma
dell’invecchiamento ma capace di una potente catarsi poetica, alla
moglie
maltrattata che rivendica il suo diritto alla scelta, fino alla
sconosciuta
della quale ci viene descritta solo la danza che i suoi piedi compiono
sotto il
tavolo di un ristorante, osservata da un solitario avventore a cui quei
piedi,
irrequieti e separati dal resto del corpo, sembrano mossi da «fili
invisibili,
seguendo un testo sconosciuto, al ritmo di una musica impercettibile,
nello
spirito di una regia fantastica». Un Andrić inedito, lontano dall’epos
balcanico che lo ha reso celebre, ma vicinissimo alle radici segrete
della sua
grande arte narrativa.
Sul fascismo
Ivo
Andrić per circa due anni (1920-1921) assunse l’incarico di diplomatico
presso
l’ambasciata del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni in Vaticano. Durante
il suo
periodo romano un fenomeno politico e sociale non sfugge alla penna
dello scrittore:
la nascita e lo sviluppo del fascismo. Tutti i suoi scritti su questo
tema sono
stati elaborati dopo la sua permanenza a Roma e quella, brevissima, a
Trieste
(fine 1922 - inizio 1923) e pubblicati sulle riviste letterarie croate
e serbe
nel periodo 1923-1926. Questi saggi trasmettono intatta l’originalità
dello
sguardo di Andrić sul fascismo e le sue conseguenze, un fenomeno che al
tempo
suscitò molte perplessità nelle cancellerie e nei parlamenti delle
cosiddette
vecchie democrazie e che oggi, travestito a volte da varie forme di
populismo,
conferma la sua preoccupante vitalità ideologica.