Gli stranieri esborsano di Irpef
quasi 6 miliardi di €, versando al fisco 2.810 € a testa. Sono 2,1
milioni e contribuiscono per il 4,1% del gettito complessivo nazionale.
Ma tra tutti quelli che presentano la dichiarazione dei redditi, quelli
che poi in realtà pagano l’Irpef sono il 64,9%. Nellaclassifica
regionale, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia le aree in cui è
maggiore il peso della contribuzione straniera sul totale dell’Irpef
pagato. Questi, alcuni dei risultati di una ricerca realizzata dalla
Fondazione Leone Moressa che ha elaborato i dati del Ministero delle
Finanze sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2010.
I contribuenti. In Italia i
contribuenti nati all’estero che nel 2010 hanno pagato l’Irpef (ossia
hanno avuto un imposta netta positiva) sono stati oltre 2,1 milioni di
soggetti. La maggior parte di essi sono concentrati in Lombardia
(20,9%), in Veneto (12,0%) e in Emilia Romagna (11,2%). Se si analizza
il peso degli stranieri che hanno pagato l’imposta netta rispetto al
totale dei contribuenti che hanno pagato l’Irpef, si nota come Trentino
Alto Adige e Friuli Venezia Giulia siano le due regioni che mostrano la
maggiore incidenza: in entrambe le aree su 10 soggetti che pagano le
imposte sui redditi, 1 è straniero. Subito dopo si trovano regioni
quali il Veneto (9,0%), l’Emilia Romagna (8,7%) e la Liguria (8,2%).
Più si scende verso Sud, minore è l’incidenza dei contribuenti
stranieri.
Irpef pagata. Complessivamente
i contribuenti nati all’estero pagano come imposta netta un ammontare
pari a quasi 6 miliardi di € e contribuiscono al gettito Irpef
complessivo per il 4,1%. A livello regionale, la Lombardia è quella che
concentra il maggior valore assoluto di imposte pagate dagli stranieri:
oltre 1,5 miliardi di €, seguito dal Lazio (712 milioni) e dal Veneto
(624 milioni). Se a livello nazionale gli stranieri contribuiscono per
il 4,1% del gettito complessivo Irpef, in Friuli Venezia Giulia e in
Trentino Alto Adige la percentuale arriva, rispettivamente, al 7,1% e
al 6,3%. Anche in questo caso nelle aree meridionali tale peso
diminuisce. Se si rapporta l’ammontare complessivo dell’imposta netta
rispetto al numero di contribuenti che è tenuto a pagarla, si perviene
a determinare l’imposta netta media. I nati all’estero hanno pagato nel
2009 mediamente una cifra di 2.810 € per contribuente, contro i 4.865 €
dei contribuenti nati in Italia. Gli stranieri che vivono in Lombardia
e nel Lazio sono quelli che esborsano la cifra maggiore: si tratta,
rispettivamente, di 3.600 € e 3.410 €.
Quanti in effetti pagano l’imposta
netta. Un indicatore interessante da analizzare è il confronto
tra italiani e stranieri rispetto al rapporto tra il numero di
contribuenti che pagano l’imposta netta e il numero di contribuenti
totali che fanno la dichiarazione dei redditi. Questo indicatore
permette di capire quanti contribuenti pagano effettivamente l’Irpef e
quanti invece ne sono esentati a causa delle diverse e molteplici
detrazioni. Per quanto riguarda i contribuenti nati all’estero la
percentuale di coloro che pagano l’Irpef è del 64,9%, contro il 75,5%
degli italiani. Questo significa che gli stranieri beneficiano, più
degli italiani, di detrazioni fiscali a causa principalmente del basso
importo dei redditi stessi.
Stranieri di nascita ma italiani di
contribuzione. "Gli stranieri che in Italia lavorano sono tenuti
a pagare le tasse” affermano i ricercatori della Fondazione Leone
Moressa “ma il loro importo differisce da quanto pagato dagli italiani:
i bassi livelli di reddito, quasi esclusivamente da lavoro dipendente,
comportano un esborso per gli stranieri di poco meno di 3mila euro
all’anno. Valori che aumentano nelle aree del Nord dove la presenza e
la penetrazione degli stranieri nel mercato del lavoro è più radicata.
E’ ovvio che se il
sistema riuscisse ad eliminare le sacche di illegalità che colpiscono anche i lavoratori
stranieri, l’apporto degli immigrati alla finanza pubblica sarebbe
certamente maggiore, contribuendo ad un’integrazione che passa anche
per il pagamento delle tasse”.
Il documento in pdf con le tabelle allegate