L’Incontro internazionale sui diritti umani in solidarietà con l’Honduras
L’Incontro internazionale sui diritti umani in solidarietà con l’Honduras
Più di 700 delegati e delegate riuniti nel Bajo Aguán
Tocoa venerdì 17 febbraio 2012
L'importante attività è stata organizzata dall'Osservatorio permanente dei diritti umani nell'Aguán e da una grande quantità di organizzazioni nazionali e internazionali, non vuole solamente denunciare e rendere visibile la grave situazione di violenza e violazione ai diritti umani che si vive nel Paese e in modo particolare nel Bajo Aguán, ma anche promuovere uno scambio di esperienze e cercare di creare strategie comuni per far fronte e combattere la persecuzione, repressione e impunità.
Dopo aver reso un emotivo omaggio a tutte le persone cadute sotto i colpi della violenza e della repressione, il padre Fausto Milla ha detto che in giugno del 2009 il popolo honduregno "è esploso come un grande vulcano di fronte alla stupidità di chi ha creduto di poter essere il padrone del mondo e per questo, ha voluto promuovere ed eseguire un colpo di Stato. È così che è nata la Resistenza: una splendida realtà che non muore e che non morirà mai", ha detto Milla.
Secondo lui, “questo seme, questa pianta preziosa chiamata Resistenza, è stata irrigata e continua a crescere, nonostante il sangue versato dai nostri martiri", ha affermato.
Prima di iniziare la presentazione artistica che ha visto la partecipazione dei trovatori cubani, Lázaro García e Vicente Feliú, le organizzazioni del Bajo Aguán hanno portato il loro saluto e hanno ringraziato i delegati e le delegate per la loro partecipazione e dimostrazione di solidarietà.
Ha infine preso la parola l'ex presidente e attuale coordinatore del Fronte nazionale di resistenza popolare (Fnrp), Manuel Zelaya, il quale ha nuovamente denunciato il preoccupante aumento delle violazioni ai diritti umani e anche un presunto "piano macabro per continuare a mantenere in piedi unos Stato ormai collassato".
Secondo l'ex presidente, l'impunità nel paese ubbidirebbe ad un piano orchestrato “dall’elite sanguinaria che si oppone ai cambiamenti". Ha poi considerato vergognosa la violenza contro i contadini organizzati del Bajo Aguán, "solo per il fatto di esigere il diritto alla terra, al lavoro e alla vita”.
Zelaya ha infine sottolineato l’importanza di un evento come questo e ha ribadito il sostegno del Fnrp e di Libre alla lotta delle organizzazioni contadine della zona.

L'audio intervista di Manuel Zelaya

La galleria delle foto

© Testo e Foto Giorgio Trucchi
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