PROGRAMMA
- ORE 20.30 Saluti e presentazione.
- Spettacolo teatrale “Quand’è
che si diventa grandi?” del regista e attore finlandese Tapani
Mononen porta in scena la prospettiva dell’adulto che guarda in
retrospettiva l’esperienza traumatica vissuta da bambino ed il modo in
cui questa ha inciso sulla sua vita.
- Intervento della Presidente dell’Associazione “Genitori in
cammino” Dottoressa Augusta Pitton psicologa e psicoterapeuta,
Raffaella Rattazzi insegnante e Gestalt Counselor in formazione scuola
IBGT Udine, Tapani Mononen attore e regista.
- “Differenze tra buio e luce in
una stanza piena di ombre”, intervento della Dottoressa Maria
Vittoria Crolle psicologa-psicoterapeuta esperta in problematiche
adolescenziali e delle dipendenze.
- Lettura scenica: una donna racconta la sua esperienza di bambina
abusata.
- “Dalla colpa alla chiarezza”,
intervento del Dottor Calogero Anzallo psichiatra psicoterapeuta
psicopatologo forense.
- Lettura scenica: un uomo racconta la sua esperienza di bambino
abusato.
PERCHE’ QUESTA SERATA?
Perché riteniamo che l‘abuso infantile sia uno dei traumi più
sconvolgenti della vita di un essere umano che accompagna, spesso
deformandola, la sua intera esistenza. Perché siamo convinti che la
violenza fisica e/o psicologica sui bambini abbia conseguenze
devastanti sulla vita di chi l’ha subita specialmente se, come si dice
ormai nel linguaggio comune, non viene elaborata.
Le persone che hanno subito un abuso nella loro infanzia si portano
sempre dietro diverse problematiche personali e rilevanti disagi
psicologici, come problemi di autostima e di difficile gestione delle
relazioni affettive e sessuali, confusione nella determinazione dei
propri desideri e della propria identità sessuale.
Inoltre c’è il rischio che chi è stato abusato possa ritrovarsi in età
matura ulteriormente coinvolto, come vittima, in relazioni sentimentali
psicologicamente e/o fisicamente abusive o non protettive verso se
stessi e verso i propri figli.
La maggioranza delle persone che subiscono o hanno subito violenza
rimangono vittime silenziose, le parole non dette rimangono
intrappolate, disturbano l’esistenza e possono provocare nel tempo
alterazioni alla salute mentale.
Imparare a dire quelle parole assieme è possibile, imparare a superare
la vergogna attraverso le parole è necessario.
Ciascun adulto abusato deve far riemergere il bambino che è in lui, per
capire e sentire che ogni bambino è prima di tutto una persona che deve
essere protetta e tutelata in quanto creatura più debole.
Ciascun adulto abusato deve essere ascoltato perché persona capace di
responsabilità e volontà e sostenuto nel credere che la vita possa
offrire altre opportunità.
Augusta, Raffaella, Tapani
Per informazioni:
mail:
alzalatesta2012gmail.com
cell. 366 1741808