il
diritto di avere diritti
Il diritto di ottenere giustizia
con Piercamillo Davigo
a partire dal libro “Processo all’italiana”
venerdì 19 ottobre, alle 20.30
sala mons. Luigi Petris del Centro Balducci – Zugliano
Interventi introduttivi di:
Pierluigi Di Piazza,
responsabile del Centro Balducci
Gianpaolo Carbonetto,
giornalista
Seguirà il dibattito
Momento conviviale
Piercamillo Davigo e
Leo Sisti: Processo all’italiana
Tra i tanti diritti, uno di quelli di cui sempre più spesso ci si sente
defraudati è quello di ottenere giustizia e non soltanto perché non si
è d’accordo con la sentenza che esce da un procedimento giudiziario, ma
perché prima di arrivare a sentenza possono passare molti anni, tanto
che non raramente la sentenza finisce per non arrivare mai.
Su questo tema Piercamillo Davigo, insieme a Leo Sisti ha scritto il
libro “Processo ll’italiana” nel quale illustra come il processo
italiano non solo sia complicato, ma anche schizofrenico e sostiene
chiaramente come il rimedio principale non stia tanto nella modifica di
questa o quella norma, quanto nel tornare, noi, a essere un popolo
serio.
“Processo all’italiana” spiega come funziona la giustizia in Italia e
cosa vogliono dire parole chiave come patteggiamento, rito abbreviato,
udienza preliminare, depenalizzazione, prescrizione. Ma, soprattutto,
propone una cura a costo zero per uscire dai gironi infernali dei
tribunali italiani. Bastano poche misure, anche banali, per ovviare a
rinvii continui ed esasperanti; per eliminare montagne di carte; per
rivedere il patteggiamento e il rito abbreviato, i due riti alternativi
che non hanno dato i risultati attesi; per consentire gli appelli solo
dopo una loro selezione; per rendere effettive le depenalizzazioni, mai
adeguatamente realizzate; per mettere la parola fine all’interminabile
polemica sulle intercettazioni.
Piercamillo Davigo è Consigliere
della Corte di Cassazione.
Dopo essersi laureato in giurisprudenza all’Università di Genova è
entrato in Magistratura nel 1978. Ha iniziato la sua carriera al
Tribunale di Vigevano; nel 1981 è diventato Sostituto Procuratore della
Repubblica al Tribunale di Milano, dove si è occupato prevalentemente
di reati finanziari, societari e contro la Pubblica Amministrazione.
In questo contesto ha fatto parte, nei primi anni ‘90, del pool Mani
Pulite, insieme ai colleghi Antonio Di Pietro, Francesco Saverio
Borrelli, Gerardo D’Ambrosio, Ilda Boccassini, Gherardo Colombo,
Francesco Greco, Tiziana Parenti e Armando Spataro.
È stato eletto nel parlamentino dell’Anm, nella corrente di
Magistratura Indipendente. Successivamente è divenuto Consigliere della
Corte d’Appello di Milano. Ricopre il ruolo di Giudice alla Corte
Suprema di Cassazione dal 28 giugno 2005.
Ha scritto vari libri, di taglio prevalentemente scientifico. Fra i
testi di divulgazione, si ricordano in particolare “La Giubba del Re -
Intervista sulla corruzione”, scritto in collaborazione con Davide
Pinardi, “La corruzione in Italia - Percezione sociale e controllo
penale”, scritto a quattro mani con Grazia Mannozzi e il recentissimo
“Processo all’italiana” con Leo Sisti.