Considerazioni generali
A venti anni dalla morte e a cento dalla nascita di David Maria
Turoldo, si è inevitabilmente condotti a interrogarsi sull’attualità
dell’intera sua testimonianza. Ha molto senso oggi ascoltare chi
interpretò il proprio agire come imprescindibile realizzazione di
umanità. Stare con Turoldo, comprenderlo, guardare il mondo attraverso
i suoi occhi che ne trapassano il pianto con fede, cuore, poesia,
comporta assumerne il potenziale trasgressivo e, insieme,
edificante.
Nella piccola privilegiata parte di mondo in cui viviamo,
siamo in una sorta di presente continuo a scorrimento superficiale,
assoggettato alla velocità e all’ubiquità (virtuale!). Ne consegue una
dissipazione dell’esperienza, tra eccitazione, alleggerimento
sentimentale, disorientamento. Ci si perde nelle malie allungate
d’insignificanti appagamenti, con caduta di valore. Dobbiamo fermarci e
riflettere, invece, andare in profondità, interpellare e scuotere se
necessario i sentimenti: di giustizia, di libertà, di speranza.
E’ un fermarsi riflessivo che trova importante nutrimento nella parola
di Turoldo, una parola che s’insanguina perché incarnata nei drammi
dell’esistenza individuale e collettiva, perché è un inestinguibile e
intransigente intervento nella storia, perché è l’esistenza che
si fa canto. Serve passione, indignazione anche, cura e amore, tensione
alla bellezza, ascolto accorato della vita, impegno sociale. Voler
mettere in scena l’insegnamento di padre David Maria Turoldo attinge
direttamente a questo programma di resistenza umana votato a
ri-considerare l’attrito che la vita comporta, dentro istanze di vera
giustizia e bontà. Votato, dunque, a dare vigore e valore
“nell’imminenza della luce”
a una società privilegiata e apatica:
“Nessuno viva un giorno solo col suo fuoco spento, ognuno scelga la sua
parte di combattimento ogni giorno, ognuno renda la sua testimonianza
che Cristo è vivo, che il povero è vittorioso, che ogni uomo è libero.”
Questo è quanto s’intende rappresentare mediante un lavoro
scenico, intitolato appunto “Nell’imminenza
della luce”, fatto di
musica, canto corale, recitazione, danza, fotografia. E’ progettato
dall’Associazione culturale “Coro Le Colone” di Castions di Strada,
capofila di un’allargata collaborazione: con l'Associazione culturale
Padre Maria Turoldo, con la Civica Accademia d'Arte Drammatica “Nico
Pepe” di Udine, con il Centro di accoglienza “Ernesto Balducci” di
Zugliano; e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione
FVG, dalla Provincia di Udine e del Comune di Castions di Strada.
Si tratta di un’operazione tutt’altro che celebrativa. E’ vibrante
l’insegnamento di Turoldo come testimonianza di umanità, come sferzante
afflato pedagogico, tra storia, spiritualità e principio di speranza.
Da questi presupposti è fiorito un programma di lavoro, con
drammaturgia e regia curate dall'Accademia "Nico Pepe" in
collaborazione con Fabio Turchini, con composizioni musicali di Renato
Miani e Valter Sivilotti (per coro, diretto da Giuseppe Tirelli, e
piccola orchestra); con l’ideazione scenica e dei costumi ad opera di
Maurizio Della Negra e la fotografia affidata a Luca d’Agostino.
Sortirà prodotto d’arte contemporanea dai registri espressivi variegati
(inclusa pure la parte coreografica) che è già in corso d’opera, grazie
alla prima trance di contributi Provinciali e Regionali. Le uscite
spettacolari avverranno lungo il 2013 attraverso convegni, dibattiti,
concerti itineranti nei luoghi più significativi della Provincia
di Udine, della nostra Regione, ma anche seguendo tragitti
extraregionali, a Milano e a Fontanella di Sottomonte, Casa
Madre in Austria nei luoghi dunque in cui Padre Maria Turoldo è vissuto
e dove risuona ancora alta la sua parola.
La Conferenza Stampa si terrà venerdì 22 marzo alle ore 11.00 presso la casa natia di Padre Maria Turoldo a Coderno di
Sedegliano sui
significati espressi nelle considerazioni generali alla presenza
di:
- don Nicola Borgo, don
Pierluigi Di Piazza, don
Plinio Donati, Priore della
Basilica delle Grazie
- Claudio De Maglio,
Fabio
Turchini, Maurizio Della Negra
- Luca D’Agostino
- Valter Sivilotti, Renato
Miani, Giuseppe Tirelli
- Associazione culturale “Coro Le
Colone”
- Sindaci comuni di
Sedegliano,
Castions di Strada,
- Assessore Regione FVG, Roberto Molinaro