L’Italia punta sul devastante olio di
palma
La petizione di Salviamo la Foresta
La multinazionale italiana Eni, in parte statale, sta costruendo una
grande raffineria di biodiesel a Marghera (Ve). Salviamo la Foresta ha
emesso un comunicato stampa
L’olio di palma per produrre 500.000 tonnellate di biodiesel arriverà
dal sud - est asiatico. Si decimeranno 180.000 ettari di foresta. Per
favore unitevi alla petizione al governo italiano e all’Eni.
Non c'è nulla di ecologico nella raffineria dell'ENI di Marghera (VE)
L'organizzazione ecologista Salviamo la Foresta ha scritto una
petizione risaltando gli effetti devastanti che causerà la raffineria
nei paesi del Sud del mondo, dove sono implementate le monocolture
industriali per la produzione dell'olio di palma. Oggi a Roma ha
consegnato il documento della petizione con 86.578 adesioni di
cittadini italiani e di tutto il mondo.
Le firme della petizione sono state ricevute da Francesca Santolini,
collaboratrice presso l'ufficio tecnico del Ministero
dell'Ambiente e del Territorio e del Mare. Durante l'incontro, la
signora Santolini ha detto che si premurerà di trasmettere la petizione
e le firme raccolte agli organismi tecnici competenti e che vuole
rimanere in contatto con Salviamo la Foresta rispetto alla questione
degli agrocombustibili. La rappresentante dell'organizzazione
ecologista Salviamo la Foresta Gianna Del Fabbro ha confermato che “ci
sono studi scientifici anche commissionati dall'Unione Europea che
confermano la tesi che gli agrocombustibili non sono ecologici
tantomeno sostenibili”.
L'ENI è una multinazionale controllata in parte dal governo italiano.
L'olio di palma, la materia prima che ENI vuole usare per produrre
agrocombustibile, arriverá da Indonesia e Malesia. Questi due paesi del
sud-est asiatico sono i maggiori produttori di olio palma del mondo,
forniscono il 90% del prodotto. La raffineria di ENI che avrá una
capacità di 500.000 tonnellate annuali, avrà bisogno di occupare
180.000 ettari di territorio per le piantagioni industriali di palma da
olio per rispondere a questa necessità, occupando ciò che prima era
foresta e biodiversità. Circa 1.200 oranghi perderanno la loro dimora e
moriranno, le popolazioni indigene perderanno la fonte del loro
sostegno vitale.
Ciò nonostante l'anno scorso nella UE si sono mescolate con il diesel
1,9 milioni di tonnellate di olio di palma. Ambientalisti, esperti in
materia di sviluppo e scienziati, da anni hanno lanciato l'allarme
sulle conseguenze negative relazionate all'energia proveniente da
piante. “Per fermare la deforestazione massiccia delle foreste
tropicali, la UE dovrebbe porre un freno immediato alla sua politica
rispetto ai biocombustibili”, afferma Elisa Norio di Salviamo la
Foresta.
Presto ci sarà una manifestazione per continuare a dare informazioni
sul tema e creare coscienza.
LA PETIZIONE: L'Italia punta
sul devastante olio di palma (
si
raccolgono ancora firme):
https://www.salviamolaforesta.org/mailalert/929/l-italia-punta-sul-devastante-olio-di-palma#
Ulteriori informazioni:
Approfondimento sul tema “Palma da olio”
http://www.salviamolaforesta.org/themen/biomassa-e-bioenergia/palma-da-olio
Dichiarazione internazionale contro il Maquillage verde della RSPO
(Round Table on Sustainable Palm Oil) in italiano
http://home.snafu.de/watchin/RSPOital.pdf
Contatto per la stampa:
info@salviamolaforesta.org