QUALE
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA ?
Incontro con Piercamillo Davigo
Centro Balducci, Sala Mons. Luigi Petris
ATTENZIONE: l'incontro è stato rinviato a data da destinarsi per motivi di salute
Quella della giustizia è una delle riforme più attese nel nostro Paese
perché, oltre che necessaria per assicurare ai cittadini italiani
sentenze giuste e più veloci, andrebbe anche a rimuovere uno di quelli
che viene considerato come il maggiore ostacolo per gli investimenti in
Italia, e cioè una certa incertezza del diritto, ma soprattutto
l’esasperante lunghezza nell’attesa delle sentenze.
Sulla strada della riforma della giustizia, però ci sono tanti e grossi
ostacoli: dagli interessi di coloro che sui ritardi della giustizia
vivono, magari puntando tutto sulla prescrizione di reati commessi,
alle resistenze delle corporazioni di professionisti che sono così
numerose anche grazie alla complicazione di un aastellarsi di leggi
che, come quantità, non hanno eguali nel mondo.
A guidarci nel labirinto di questa strada a ostacoli sarà
Piercamillo Davigo,
magistrato di grande esperienza, che ha idee molto chiare sulla strada
che dovrebbe prendere questa riforma e che, nei suoi giudizi e nei suoi
suggerimenti, va diritto per la sua strada seguendo soltanto i dettami
della sua professionalità e della sua coscienza.
PROGRAMMA
- Introduzione di Pierluigi Di Piazza
e Gianpaolo
Carbonetto
- Riflessioni di Piercamillo Davigo
- Dialogo con i presenti
- Momento conviviale
Piercamillo Davigo: è un
magistrato attualmente Consigliere della II Sezione Penale alla Corte
di Cassazione.
Entrato in Magistratura nel 1978, ha cominciato la sua carriera come
giudice al Tribunale di Vigevano; nel 1981 è divenuto Sostituto
Procuratore della Repubblica al Tribunale di Milano, dove si è occupato
prevalentemente di reati nanziari, societari e contro la Pubblica
Amministrazione. In questo contesto ha fatto parte, nei primi anni
Novanta, del pool Mani Pulite, guidato da Francesco Saverio Borrelli,
insieme ai colleghi Antonio Di Pietro, Gerardo D'Ambrosio, Ilda
Boccassini, Gherardo Colombo, Francesco Greco, Tiziana Parenti e
Armando Spataro. È stato eletto nel parlamentino dell’Associazione
Nazionale Magistrati nella corrente di Magistratura Indipendente.
Successivamente è divenuto Consigliere della Corte d’Appello di Milano.
È passato alla Corte di Cassazione il 28 giugno 2005. Ha scritto vari
libri, di taglio prevalentemente scientico, nonché “La Giubba del Re -
Intervista sulla corruzione”, scritto con Davide Pinardi, “La
corruzione in Italia - Percezione sociale e controllo penale”, scritto
a quattro mani con Grazia Mannozzi e “Processo all’italiana” con Leo
Sisti. Nel 2012 è stato insignito del
Premio Giovenale.
In allegato la brochure in pdf