19a VIA CRUCIS PORDENONE-AVIANO
22 MARZO 2015
Partenza ore 13.30 dalla piazzetta S. Marco davanti alla cattedrale
Arrivo base Usaf di Aviano ore 18.00
un bus-navetta riporterà al punto di partenza.
“
Trasformeranno le loro spade in
aratri e le loro lance in falci” (Isaia 2,4)
Via Crucis Pordenone-Aviano negli anniversari delle due prime guerre
mondiali nel 70° anno dello scoppio delle atomiche sul Giappone.
A cura di Beati i costruttori di pace Pordenone – Padova • Centro di
accoglienza “E. Balducci” Zugliano (UD) • Comunità “S. Martino al
campo” Trieste • Comunità “Arcobaleno” Gorizia • Emergency • Comboniani
Padova • ACLI Regionale FVG • Casa di accoglienza Oasi 2 Pordenone.
NON UCCIDERE
“la guerra inutile strage”
Per il 19° anno continuiamo a porre con convinzione, pazienza attiva e
perseveranza il segno evangelico della Via Crucis.
Viviamo questo segno pubblico della Via Crucis nella logica di
seminare, di vivere la memoria storica, di tener deste le nostre
coscienze e la nostra attenzione, di favorire la riflessione in noi e
attorno a noi, di chiederci parole, gesti, decisioni coerenti.
Viviamo un tempo di intensa complessità: la guerra ha ritrovato di
nuovo ampia legittimità; la violenza mostra le evidenze della brutalità
e della disumanità; le armi sono considerate più che mai necessarie e
incrementano interessi e guadagni.
Si continua a violare, sfruttare e a cementificare la terra; a usurpare
tutto l’ambiente vitale. I poveri, gli emarginati, i senza dimora sono
considerati come scarti; gli stranieri indesiderati e rifiutati.
Per questo abbiamo pensato di scegliere come riflessione conduttrice:
“Non uccidere, la guerra inutile strage.”; di riascoltare le parole
così significative di papa Francesco a Redipuglia il 13 settembre 2014;
e di considerare in successione, in relazione a momenti della passione
di Gesù: la guerra come offesa alla Madre Terra e a tutti gli esseri
viventi; all’essere umano e a Dio; come sconfitta della pace.
È certamente importante e doveroso riflettere sulle cause di ogni
conflitto, ma resta sempre ineludibile la domanda sul perché l’essere
umano sia così disponibile a diventare protagonista di violenza fino
all’uccisione degli altri; sul perché non reagisca e non obietti in
coscienza al sistema di dominio, di violenza, di guerra; di come sia
fondamentale la costante educazione alla non violenza attiva, alla
giustizia, alla pace, alla custodia dell’ambiente vitale.
Il Dio di Gesù di Nazaret ci guida alla obiezione di coscienza contro
ogni forma di violenza; utilizzare il suo nome, diversamente
pronunciato, per giustificare e legittimare le violenze, le armi, le
uccisioni; i pregiudizi, il rifiuto dell’altro, il razzismo è l’offesa
più grave al Dio della giustizia e della pace.
Chi desidera partecipare, partendo
dal Centro Balducci alle ore 12.00 di domenica 22 marzo, è invitato a
inviare la sua adesione via e-mail alla segreteria del Centro: segreteria@centrobalducci.org o
a telefonare al 0432 560699 entro
venerdì 13 marzo per poter organizzare il trasporto.