CONCERTO
E PREMIO LE METRONOME 2016
Seconda edizione
Centro Balducci, giovedì 26 maggio 2016, ore 20:30
Il 26 maggio prossimo alle ore 20:30 al Centro Balducci di Zugliano, ci
sarà la
festa METRONOMI & ROSE
per la consegna della seconda edizione del
PREMIO LE METRONOME insieme
ad un Concerto dedicato alla diffusione delle opere musicali scritte da
compositrici.
Il Concerto, presentato da
Giusy Cozzutti,
avrà il programma composto da opere di compositrici di diverse
nazionalità, scritte in un arco di tempo che copre circa 900 anni. Sarà
una sorta di campione della creatività musicale femminile, tante volte
negata nei manuali di Storia della Musica, nella programmazione dei
teatri e nei media.
In questa prospettiva, il
PREMIO LE METRONOME 2016 quest’anno è stato
assegnato all’instancabile musicista, compositrice, ricercatrice,
scrittrice, animatrice culturale e insegnante romana
Giovanna Marini,
che ci sarà in persona a ritirare il premio. L’ingresso è libero.
In allegato, il programma in pdf.
Progetto e Organizzazione: Le Metronome (
Alberto Chicayban e
Michele
Pucci)
www.lemetronome.org
Il Progetto METRONOMI & ROSE
Alberto Chicayban
Se domandassimo a 100.000 persone se conoscono i nomi di alcuni
compositori di musica concertistica colta, la maggioranza riuscirebbe
forse a pronunciare quelli ultra noti di Bach, Mozart o Beethoven.
Invece se la domanda riguardasse nomi di compositrici, forse di nomi
non ne verrebbe in mente nemmeno uno. Neanche donne con buona
formazione tecnico-musicale, o vere professioniste della Musica,
saprebbero menzionare anche una sola compositrice al di fuori, forse,
di Clara Wieck Schumann (1819-1896). È anche vero, però, che tante
enciclopedie, dizionari musicali, trattati di Storia della Musica ed
opere di pedagogia musicale ignorano del tutto l’immagine della
compositrice, come se non fossero mai esistite donne con il talento
della creazione musicale.
Una valutazione rispetto ai libri di Storia della Musica pubblicati
negli Stati Uniti d’America tra il 1979 e il 1985 ha rivelato alcuni
dati significativi: più del quarantacinque percento di tutti quei libri
menzionava una o nessuna compositrice, mentre il diciotto percento ne
indicava solo tre o più. Sono passati trent’anni da quella ricerca, ma
la situazione nel mondo è esattamente la stessa, nonostante
l’interessamento accademico qui e là. Tra la poliedrica Hildegard Von
Bingen (Germania, 1098–1179) e Sofija Asgatovna Gubajdulina (Russia,
1931), nata ad ottocentotrentatre anni di distanza dalla prima, ci sono
state certamente decine di compositrici geniali o, come minimo,
interessanti. Dove sono finite le loro opere?
Attenzione, però. Non si tratta qui di invocare una sciocca par
condicio fra compositori e compositrici, ma di evidenziare l’assurda
perpetuazione di un grave errore storico: quello di non prendere in
considerazione la musica delle compositrici nelle opere informative e
didattiche, nella programmazione culturale dei mezzi di informazione e
anche nell’organizzazione di concerti.