Invitaci
Francesco noi veniamo a Roma
Dal Comitato Promotore nazionale
della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico
Roma, 7 agosto 2016
dal sito de
ildialogo.org
Da 15 anni nel nostro paese c'è un consistente numero di persone,
cristiani e musulmani, semplici credenti, ma anche ministri di culto,
giornalisti, teologi, studiosi, comunità religiose o associazioni,
riviste che si riuniscono il 27 ottobre per celebrare la giornata del
dialogo cristiano-islamico. In quella giornata in questi 15 anni,
l'incontro e la preghiera comune è stata costante. E gli incontri si
sono fatti nelle chiese cattoliche o protestanti o ortodosse oppure
nelle moschee. In tante realtà ad essere coinvolte sono state anche le
istituzioni locali e alcune di esse hanno realizzato con le
associazioni religiose islamiche protocolli di intesa o dato vita a
tavoli interreligiosi che hanno programmato iniziative comuni per far
vivere pienamente lo spirito e la lettera della nostra Costituzione,
che garantisce la piena libertà religiosa.
Ma ciò che è successo domenica 31 luglio è stato un salto di qualità di
un impegno che uomini e donne di fedi diverse hanno vissuto nella loro
vita da 15 anni a questa parte per dire no alla guerra di religione, no
alla dottrina dello scontro di civiltà che si configura oramai sempre
più come complicità con la guerra e il terrorismo,
come ha scritto ieri
Famiglia Cristiana. La grande massa dei credenti cristiani e
musulmani è, come accade spesso, molto più avanti dei rispettivi leader
religiosi e l'incontro di domenica 31 è stato pieno, spontaneo, sentito
da tutti come vero e necessario.
Abbiamo bisogno così di un gesto significativo che indichi una strada e
dica che indietro non si torna. L'incontro e la preghiera comune nei
rispettivi luoghi di culto possono diventare la costante della nostra
vita. Dobbiamo rendere permanente al livello più alto possibile ciò che
venerdì 29 e domenica 31 abbiamo vissuto.
Chiediamo allora a Papa Francesco di incontrarci nella sala Nervi in
Vaticano. Musulmani da tutta Italia sono pronti a venire a Roma e
accogliere il suo invito. E con loro ci saranno tutti quelli che da 15
anni si sono impegnati nel dialogo.
Incontriamoci, come uomini e donne figli e figlie della stessa umanità,
che adorano l'unico Dio clemente e misericordioso o che hanno scelto
semplicemente la via della pace. Un sogno che potrebbe diventare
realtà; un grande segno da vivere e da tramandare alle generazioni
future; l'inizio di un'era di pace. Se siamo in tanti a sognarlo, il
sogno potrà diventare realtà.
Invitaci Francesco noi veniamo a Roma.
Roma 7 agosto 2016
Comitato Promotore nazionale della Giornata ecumenica del dialogo
cristiano-islamico