L'iscrizione
al SSR è obbligatoria
Anche per stranieri e richiedenti
asilo
La lettera del Presidente nazionale della SIMM
Roma, 15 maggio 2018
Notizie apparse sulla stampa regionale del Friuli-VeneziaGiulia
riferiscono che fra le priorità del neo-eletto Presidente della Regione
Friuli-VeneziaGiulia, Massimiliano Fedriga, riveste particolare
importanza la revisione, o rivisitazione, del protocollo attraverso il
quale i richiedenti asilo vengono iscritti al Servizio Sanitario
Regionale (SSR).
La
S.I.M.M. (Società Italiana
di Medicina delle Migrazioni), Società scientifica che da quasi 30 anni
studia le questioni di salute e sanità pubblica legate ai fenomeni
immigratori, precisa che l’iscrizione dei richiedenti asilo al Servizio
Sanitario non è materia di competenza regionale né avviene sulla base
di un protocollo modificabile dalla Regione, ma sulla base delle norme
previste dalle leggi della Repubblica nel rispetto dei principi della
Costituzione. Infatti, ai sensi dell'art. 34 del Testo Unico delle “
disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero e successive
modifiche ed integrazioni” (cosiddetta legge Bossi-Fini), per
gli stranieri non appartenenti all'Unione Europea richiedenti
protezione internazionale o richiedenti asilo
l'iscrizione al SSR è obbligatoria,
così come si legge chiaramente anche nelle pagine dell'Accordo Stato
Regioni del 20 dicembre 2012, sottoscritto da tutte le Regioni Italiane
(e quindi anche dal FVG), che dettaglia le indicazioni per la corretta
applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria alla
popolazione straniera da parte delle Regioni stesse.
A proposito di questa revisione, il neo-eletto Presidente del F.V.G.,
ha anche dichiarato che metterà mano ai criteri con cui vengono decise
quali e quante prestazioni erogare a chi è entrato clandestinamente in
FVG: poiché, con una terminologia scorretta dal punto di vista della
definizione dello status giuridico dello straniero, spesso si
confondono le parole “
clandestino”
e “
irregolare” e si usano anche
in riferimento ai richiedenti asilo e al loro ingresso in Italia, la
S.I.M.M. ricorda che, in data 10 maggio ultimo scorso, tutte le Regioni
Italiane hanno approvato un Accordo Stato-Regioni che recepisce le
Linee guida, predisposte da Istituto Superiore di Sanità, I.N.M.P. e
dalla stessa S.I.M.M., nel documento tecnico-scientifico intitolato "
I controlli alla
frontiera. La frontiera dei controlli”, che presenta
raccomandazioni cliniche e tecnico-organizzative basate sull’evidenza
scientifica per i controlli sanitari su migranti e profughi, al momento
dell’arrivo in Italia e durante le fasi di accoglienza.
Infine, la S.I.M.M. sottolinea che già da molti anni gli operatori
socio-sanitari del Friuli-VeneziaGiulia - come evidenziato anche nel
2011 ai tempi della prima emergenza Nord-Africa - elaborano percorsi di
accoglienza e sorveglianza sanitaria, orientati a garantire tutela e
sicurezza anche alle comunità locali, che poi applicano concretamente
con competente attenzione e rigore.
Il Presidente Nazionale della Società Italiana di Medicina delle
Migrazioni
prof. Maurizio Marceca
Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (S.I.M.M.)
sede legale: Via Marsala, 103 - 00185 Roma
sito:
www.simmweb.it
"Dignitas in Salute, Salus in
Dignitate"
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Per info e contatti
Dott. Guglielmo Pitzalis (GrIS
Friuli Venezia Giulia)
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