Solidarietà
a Mimmo Lucano
Il comunicato stampa di RETE DASI
Zugliano, mercoledì 3 ottobre 2018
COMUNICATO
STAMPA
Crediamo di interpretare sgomento e amarezza di tante persone,
associazioni, comitati, organismi culturali, sindacali e rappresentanti
delle comunità che anche in questa piccola regione del nord est, il
Friuli Venezia Giulia, ha suscitato la notizia degli arresti
domiciliari del Sindaco di Riace ed al divieto di dimora comune per la
sua compagna.
Certo bisogna stare dalla parte della legalità, ma anche questa
vicenda evidenzia ancora una volta la grave contraddizione tra la legge
che discrimina l’umanità e la coscienza che sollecita ad intervenire
per garantire il rispetto delle persone e dei loro diritti, come ha
fatto Mimmo Lucano. Ci chiediamo: è forse un reato l’umana solidarietà?
Riace è stato ed è un esempio conosciutissimo, importante di quel
modello virtuale di accoglienza diffusa, lo Sprar, dove i soldi spesi
prima dai Comuni vengono rimborsati dallo Stato con una rendicontazione
al centesimo, al contrario di quello che a volte accade in altre
situazioni e accadrà sicuramente nell’ipotesi di ammassamento di
migliaia di uomini e donne in grandissimi centri dove speculazioni e
mafie varie hanno gioco facile, come noti processi hanno evidenziato.
Sappiamo come sia “scomoda” e “pericolosa, e non solo oggi, la
solidarietà senza fini di lucro, così distante da chi fa affari
illegali, evade il fisco per milioni di euro o vive in combutta con
organizzazioni criminali. Lo abbiamo constatato anche qua poco tempo fa
quando alcuni volontari erano stati indagati dalla Procura di Udine per
permanenza di stranieri al fine di trarne ingiusto profitto, notizia
agitata con grande clamore e usata con intento discriminatorio verso
chi pratica l’accoglienza; poi sgonfiata e dimenticata dopo
l’archiviazione senza alcun rinvio a giudizio degli stessi.
Si rischia di lanciare un castello di pesanti accuse, di costruire
un teorema persecutorio verso chi apertamente e senza trarne vantaggi
personali crede nell’accoglienza e piena integrazione delle/dei nuovi
cittadini volendo giustificare provvedimenti di restrizione delle
libertà personali molto gravi. Si rischia di alimentare, proprio in
coincidenza con il varo del possibile decreto sicurezza, una pericolosa
teoria secondo cui chiunque favorisca buona accoglienza sia
automaticamente a favore della criminalità, come era già successo con
le ONG indagate per collisione con gli scafisti, accuse poi cadute nel
nulla.
Noi a nome di migliaia di cittadine e cittadini di questa regione
esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Mimmo Lucano e alla sua
compagna, e ci uniamo ai messaggi ed iniziative, che, in queste ore, in
tutta Italia si stanno attivando in tal senso.
Organizzeremo, a breve, in Friuli Venezia Giulia momenti di solidarietà
invitando la cittadinanza a parteciparvi.
Rete DASI
(Diritti-Accoglienza-Solidarietà Internazionale) del FVG
www.sconfini.net; Facebook
ReteDASIFVG
Centro Ernesto Balducci/Zugliano, 3 ottobre 2018