"Prima
le persone”
L'appello e l'invito ad aderire
Manifestazione a Trieste, sabato 13 aprile 2019
Il Centro Balducci, per facilitare la
partecipazione di più persone possibili, organizzerà delle corriere in
partenza dal Centro Balducci di Zugliano alle ore 13.00 di sabato 13
aprile 2019.
Chiediamo a tutte le persone
interessate di inviare una mail all'indirizzo segreteria@centrobalducci.org entro e non oltre sabato 30
marzo 2019 con l'indicazione
del nome, contatto mail o cellulare e numero dei partecipanti.
A seguire il testo finale
dell'Appello promosso da ReteDASIFVG - Centro E. Balducci che vi
invitiamo a far circolare tra i vostri contatti. E' aperta la raccolta
delle "dichiarazione di partecipazione" per dire
"Partecipo/Partecipiamo".
Invitiamo a mandare subito all'indirizzo
primalepersonefvg@gmail.com un
"ci sarò" di persone (con nome, cognome, comune e mail) o gruppi
(denominazione, sede, mail), a far conoscere/diffondere l'appello nei
territori e ad organizzare una grande partecipazione a Trieste il 13
aprile pomeriggio.
Seguite sul sito
www.sconfini.net o sulla pagina
FB
https://www.facebook.com/retedasifvg/
gli aggiornamenti per la manifestazione.
Sabato 13 aprile pomeriggio a Trieste manifestazione contro razzismo e
discriminazione, per la convivenza pacifica e l'integrazione.
Il nostro è un appello a tutte e a tutti: diamo vita a una grande
iniziativa pubblica anche Friuli Venezia Giulia, come a Milano
poche settimane fa e in altre parti d'Italia, per ri/mettere al centro
le persone e l’ambiente nel quale viviamo.
La politica della paura e il pensiero negativo e disumano della
discriminazione vengono sistematicamente perseguite per alimentare
l’odio e creare cittadine e cittadini di serie A e di serie B.
L’Italia è, invece, il Paese dai mille gesti concreti di accoglienza,
il Paese che non si gira dall’altra parte, che non si vanta di aver
chiuso i porti rimandando nei lager libici i migranti, che non ci sta a
scambiare il proprio presunto benessere con migliaia di persone morte
nel Mediterraneo.
L’Italia è il Paese che denuncia e si attiva contro la chiusura delle
frontiere della nuova rotta balcanica; è il Paese che è spaventato
dall’abisso di volgare e pericolosissimo razzismo in cui ci si vuole
precipitare.
Per noi, invece, nemici sono l’indifferenza, la diseguaglianza,
lo sfruttamento, la condizione di precarietà. Inclusione, pari
opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni,
senza muri, senza barriere Casa, scuola, lavoro/reddito, salute, sono
le basi di vita da assicurare a tutte/i: questi gli ideali, i progetti,
l'etica dei diritti umani per tutte/i.
Perchè crediamo che la buona politica debba essere fondata
sull’affermazione dei diritti umani, sociali e civili. Perchè pensiamo
che le differenze - legate al genere, all’etnia, all’orientamento
sessuale, alla condizione sociale, alla religione, alla nazione di
provenienza o alle diverse aree geografiche regionali e persino alla
salute, non debbano mai diventare un’occasione per individuare persone
da segrare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da
emarginare.
Noi, che viviamo in una regione che vuol fare della convivenza, delle
diversità anche linguistiche e culturali, la sua bandiera, siamo
antirazziste/i, antifasciste/i e siamo convinte/i che le differenze
siano un valore e una ricchezza.
Perché ciascuna e ciascuno di noi è prima di tutto persona. Restiamo
umani!