Assemblea
cittadina delle donne
Per una politica delle donne
Udine, Sala eventi
Lino’s, in Via Artico di Prampero 7
venerdì 14 giugno 2019, ore 18.00
Care amiche e amici, cittadine e cittadini,
ci rivolgiamo a voi spinte da motivazioni urgenti e da forti
preoccupazioni politico-culturali.
Come in altri paesi d’Europa, anche in Italia le forze politiche della
destra populista stanno tentando un antistorico ritorno al passato,
riportando nella scena pubblica progetti volti al controllo del corpo
delle donne, alla limitazione della loro libertà e autodeterminazione.
Dalla Polonia all’Ungheria all’Italia, l’ideologia sovranista si
manifesta non solo nella chiusura delle frontiere e dei porti, nel
pregiudizio contro gli stranieri, nel razzismo strisciante, nei
discorsi fondati sull’odio che generano rancore e frammentazione
sociale; il populismo sovranista riversa sulle donne un intento di
normalizzazione e sottomissione. Nel nostro paese abbiamo infatti
assistito, negli ultimi mesi, a ripetuti attacchi alla legge 194
sull’interruzione volontaria di gravidanza, alla riscrittura del
diritto di famiglia con la presentazione, in Senato, del disegno di
legge Pillon che intende ostacolare il divorzio, modificare le norme
per l’affido condiviso dei figli, colpire le donne in fondamentali
diritti da tempo acquisiti.
Agli atteggiamenti misogini e sessisti espressi dal governo centrale si
sono aggiunti quelli maturati in ambito regionale e locale. Sia la
Giunta del FVG che quella comunale di Udine hanno inaugurato il loro
mandato uscendo dalla Rete Re.a.dy, la rete delle amministrazioni
locali che si battono contro le discriminazioni basate sull’identità di
genere e sull’orientamento sessuale, annullando, così, le esperienze
virtuose maturate negli anni precedenti soprattutto in ambito
scolastico ed educativo. Sono seguite le prese di posizione a sostegno
di un solo tipo di famiglia, quella costituita da madre, padre e figli,
erroneamente definita “naturale”, a discapito di ogni altra unione non
regolata dalla norma eterosessuale intesa come unica e dominante. In
occasione del Congresso Mondiale delle Famiglie tenutosi recentemente a
Verona, tali posizioni si sono radicalizzate, con espliciti richiami
alla funzione riproduttiva delle donne, pensata come un argine al calo
demografico che coinvolge i nostri territori.
Proprio a Verona, dal 29 al 31 marzo, il movimento delle donne ha
saputo rispondere a questi attacchi con una straordinaria energia
politica, riaffermando la propria autonomia e la volontà di opporsi a
un ordine sociale basato su coercizioni, sfruttamento, gerarchie e
razzismo.
Le donne hanno ricordato ancora una volta come la famiglia patriarcale
sia il luogo dove si verifica la maggior parte della violenza di genere
e hanno rivendicato la libertà di autodeterminazione per sé e per tutte
le soggettività LGBT*QI. Hanno ribadito la contrarietà ad ogni
tentativo di essere costrette entro un ruolo di cura all’interno della
famiglia, chiedendo con forza un welfare universale e gratuito, un
salario minimo europeo e un reddito di autodeterminazione come
strumenti di liberazione dalla violenza dentro e fuori i luoghi di
lavoro. Hanno riaffermato l’intangibilità della legge 194 per
l’interruzione volontaria di gravidanza, pretendendo la creazione di
consultori pubblici come luoghi laici, di elaborazione culturale e
politica. Hanno respinto ogni limitazione alla libertà e ai diritti
conquistati nei decenni precedenti.
Per rilanciare queste ed altre richieste, per far risuonare la parola
delle donne nello spazio pubblico, vi invitiamo all’Assemblea cittadina
delle Donne che si svolgerà a Udine, venerdì 14 giugno, presso la Sala
eventi Lino’s, in Via Artico di Prampero 7 alle ore 18.00.
Le donne e le associazioni femminili e femministe che hanno promosso
l’evento.