Stima
e riconoscenza a Guerrino Cecotti
Riflessione di don Pierluigi Di Piazza
Zugliano, 4 febbraio 2022
Intendo esprimere e condividere alcuni pensieri dell'animo per
ricordare Guerrino Cecotti mancato giovedì 27 gennaio.
I miei sentimenti sono di vicinanza e partecipazione ai familiari e
di stima profonda e di affetto a Guerrino che nei confronti miei e del
Centro Balducci ha vissuto in continuità le medesime dimensioni. Più
volte negli anni quando l'ho incontrato gli ho detto convinto e
sorridente: "Per me Guerrino tu sei il comunista autentico".
Sorrideva contento.
Questa mia espressione non riguarda un’identità ideologica chiusa,
ma un modo di essere, una sensibilità profonda, la visione di una
società e di un mondo caratterizzati dal rispetto per la dignità di
ogni persona a partire da chi è più debole, povero, in difficoltà, ai
margini, persone, comunità e popoli; dalla giustizia, dall’uguaglianza,
dalla libertà e democrazia.
Guerrino ha sentito come sia importante per affermare queste
convinzioni profonde partecipare al partito in cui ci si riconosce
(oggi siamo purtroppo in una situazione tristemente diversa), alle
istituzioni come l'Amministrazione Comunale di Udine alla quale a lungo
ha partecipato attivamente e con competenza, come ad altre associazioni
e istituzioni e a tanti incontri pubblici per affrontare insieme nel
confronto anche serrato, nel dialogo rispettoso i problemi delle
persone e dei territori.
I riconoscimenti pubblici che ha ricevuto hanno espresso in modo
veritiero la sua umanità, passione, dedizione e capacità. Ha
concretizzato attivamente i suoi studi, le sue conoscenze, la sua
preparazione.
Uomo di pensiero e insieme di azione, ha cercato di essere fedele
alle sue convinzioni profonde, coerente ad esse è stato credibile. Un
fatto rivelatore del suo animo. Tanti anni fa in chiesa a Zugliano si
celebrò il saluto (funerale) di Adelchi anche lui comunista
integrale.
Nell'attesa vedo Guerrino che al di fuori cammina pensieroso e gli
chiedo il motivo. Mi dice che sta interrogandosi se entrare o no per
rispetto a quel momento religioso. Gli rispondo che anzi ne è
particolarmente degno. Quel giorno durante l'Eucarestia ho detto che
almeno lì in quel momento si toglieva la scomunica ai comunisti
dichiarata nel ‘49 dalla Chiesa, senza peraltro considerare che il
secondo partito dei cattolici in Italia, dopo la Democrazia Cristiana
era il Partito Comunista. Non intendo ora attribuire a Guerrino
connotazioni particolari, ma nel mio animo avverto che lui con il suo
modo di essere e di agire è stato un comunista vicino al Vangelo di
Gesù di Nazareth.
Grazie di cuore Guerrino del tuo esempio, continuerai ad essere uno
speciale compagno di viaggio.