Sugli immigrati è falsa emergenza criminalità
Sugli immigrati è falsa emergenza criminalità
Il rapporto presentato dalla Caritas-Migrantes
ROMA - 6/10/09

Non c'é alcuna emergenza criminalità fra gli immigrati. E' falso e sbagliato quanto pensano sei italiani su 10 secondo i quali gli immigrati sarebbero portatori di insicurezza. Il tasso di criminalità degli immigrati regolari, in Italia, è "solo leggermente più alto" di quello degli italiani (tra l'1,23% e l'1,4%, contro lo 0,75%) e addirittura è inferiore tra le persone oltre i 40 anni. Difatto, sono dati "equiparabili". Lo afferma - dati alla mano -una ricerca, presentata a Roma nella sede della Fnsi, sulla criminalità degli immigrati realizzata da Caritas-Migrantes e dall'Agenzia Redattore sociale. 

Irregolarità. Il coinvolgimento degli immigrati in attività criminose riguarda la condizione di irregolarità; tra il 70% e l'80%degli stranieri denunciati, infatti, sono irregolari. Il reato commesso da 4 stranieri su 5 (87,2%) ha a che vedere con la violazione della legge sull'immigrazione. In generale, però, non esiste alcun legame fra l'aumento degli immigrati regolari e l'aumento dei reati in Italia: tra il 2001 e il 2005, mentre gli stranieri sono aumentati di oltre il 100%, le denunce nei loro confronti sono cresciute del 45,9%. E' falso, quindi -sottolinea la ricerca - dire che il tasso di criminalità degli immigrati è di 5-6 volte superiore a quello degli italiani. 

Percezione esagerata. "E' esagerato - ha tenuto a precisare Franco Pittau, coordinatore del dossier sull'immigrazione Caritas-Migrantes - insistere sull'emergenza criminalità, sono affermazioni da cui gli italiani escono male". Sull'attività criminosa degli irregolari, i ricercatori affermano che su queste persone "incidono" i reati relativi alla condizione stessa dell'irregolarità. Gli irregolari delinquono soprattutto per reati di microcriminalità; è molto alta l'incidenza degli immigrati come vittime di reati da parte di altri immigrati. In particolare, per i reati violenti tale incidenza oscilla a seconda delle fattispecie tra un quarto e un sesto del totale. La ricerca precisa che il reato commesso da 4 stranieri su 5 (87,2%) ha a che vedere con la violazione della legge sull'immigrazione. 

Reati. Nel 2005, i reati in materia di immigrazione sono stati 21.996; di questi 19.189 sono stati commessi da stranieri, compresi gli irregolari. Gli immigrati pesano poi per l'81,7% nei reati relativi alla tratta e al commercio di schiavi; per il 74,4% alle false dichiarazioni sull'identità; per il 60,8% alla riproduzione abusiva di registrazioni cinematografiche; per il 39,5% nei furti; per il 34% nel traffico di stupefacenti. Risulta molto bassa invece l' incidenza degli stranieri sul totale delle denunce per altri tipi di reati: rapine in banca (3%) o uffici postali (6%), evasione fiscale e contributiva (5,8%), omissione dei contributi previdenziali (8%), associazione per delinquere (10,6%). 

Unhcr. In sintonia con i risultati dell'indagine anche la portavoce dell'Unhcr, Laura Boldrini, per la quale nel nostro paese non esiste alcun "assedio. I numeri sono modesti rispetto ad altri paese dell'Ue”.


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