Un libro significativo nella raccolta di riflessioni di persone impegnate nella società e nella Chiesa, a partire dalla laicità, per una fede adulta e incarnata nella storia.
“Per un Cristianesimo adulto. Testimonianze di un itinerario possibile” è una raccolta di conversazioni con persone impegnate nella società e nella Chiesa, spiriti liberi, svincolati dal perbenismo, dalle consuetudini e dalle convenienze, “cuori pensanti” come li ha definiti Pierluigi Di Piazza, riprendendo le parole di Etty Hillesum.
Il libro è stato presentato nella sala “mons. Luigi Petris” al Centro Balducci di Zugliano mercoledì 28 ottobre scorso, dallo stesso curatore, Giorgio Pilastro, accompagnato da Gianpaolo Carbonetto, Andrea Bellavite e Pierluigi Di Piazza.
La storia di questo libro comincia molto tempo fa, da alcune interviste che Giorgio Pilastro raccoglieva per la sua attività giornalistica e che, pian piano, come lui stesso ci ha raccontato, hanno cominciato a mostrare un filo conduttore comune.
Le persone incontrate da Pilastro, e che a loro volta avevano incontrato altre persone, raccontano le loro storie in un intreccio di riflessioni ed esperienze.
L'idea che il curatore ne raccoglie è quella di cristiani “adulti”, cioè in grado di porsi in ascolto, di discernere e tradurre il Vangelo nel mondo moderno, di seguire i dettami della Chiesa non in modo acritico, ma con responsabilità.
Nel tempo, alle prime interviste se ne aggiungono altre, sollecitate e suggerite anche dalle precedenti. Da qui l'idea di pubblicarle tutte insieme in un unico libro, al quale sembrava però mancare la parola di un teologo della liberazione, che Pilastro non aveva avuto l'occasione di intervistare. Alle sue 26 conversazioni è stata aggiunta, quindi, anche un'intervista di Pierluigi a Jon Sobrino.
I temi delle conversazioni riguardano il ruolo della religione nella società e della Chiesa nel mondo moderno, la libertà di coscienza, la responsabilità. Fondamentale anche il concetto di “cambamento”, ricordato sia da Gianpaolo Carbonetto nella sua presentazione molto profonda e impegnativa, sia da Andrea Bellavite, che ha parlato anche della propria esperienza personale di impegno politico.