A nome della Rete dei Diritti del FVG – don Pierluigi Di Piazza – esprime piena soddisfazione per l’ordinanza del Giudice del Lavoro di Udine che ripristina il rispetto per i diritti umani, in questo caso riferiti alla famiglia e ai bambini, che non devono essere sottoposti a restrizioni di alcun tipo, quindi neanche al tempo di permanenza sul territorio.
L’ordinanza, infatti, fa riferimento alla Costituzione, al diritto comunitario, al trattato di Lisbona del 1° dicembre 2009, alla Corte di giustizia europea.
La legislazione regionale esprime, di fatto, in materia un orientamento discriminatorio nei confronti degli stranieri, ma, come in questo caso, anche dei cittadini comunitari.
Fra l’altro, mai si considerano i contributi fiscali che questi cittadini versano nelle casse regionali, introducendo poi, di fatto, una eccezione per i corregionali all’estero in rientro, rimarcando così ulteriormente la discriminazione su base etnica.
La Rete dei diritti del FVG annuncia la preparazione e poi la presentazione di una proposta in 10 punti sul welfare regionale.