LETTERA ALLE AMICHE E AGLI AMICI DEL CENTRO BALDUCCI
LETTERA ALLE AMICHE E AGLI AMICI DEL CENTRO BALDUCCI
PROPOSTA DI CONTRIBUTI LIBERI PER IL CONVEGNO DI SETTEMBRE

CARE AMICHE E CARI AMICI,

il mio saluto più cordiale e amichevole a nome mio personale e di tutto il Centro Balducci: ospiti, volontari, sorelle Marina (ora con la sua famiglia in India), Marinete e Ginetta.
La vita al Centro continua, perché ogni giorno l’ospitalità chiede e comunica prima e soprattutto relazioni.
Qualche riferimento a vicende di questo periodo: la situazione dell’Honduras continua, nel silenzio del mondo, con arresti, torture, uccisioni. Sento alle volte p. Andrés Tamayo.
La situazione del nostro Paese preoccupa proprio riguardo alla democrazia e nello stesso tempo a mancanza di reazioni adeguata.
Fra i segni positivi le relazioni con persone e comunità del Pianeta che continuano a resistere, a progettare, a dedicarsi.
Nella nostra Regione, il ricorso vinto con l’ordinanza del Tribunale di Udine sconfessa i criteri xenofobi della maggioranza del Consiglio regionale, che limita i diritti umani subordinati al periodo di permanenza nella nostra Regione. Sempre in questo ambito, il clamoroso ripensamento dell’attuale maggioranza, a motivo anche della posizione assunta dal Governo nazionale con riferimento ai tre anni di permanenza per poter accedere ad alcuni servizi del welfare.
Un altro segno positivo, anche perché del tutto inatteso, è stata l’assunzione lavorativa di cinque nostri ospiti e con probabilità di altri due, con destinazione Verona. Una nuova fase della loro vita.
Ora il Centro, sul piano culturale, è orientato al 18° Convegno che si svolgerà dal 23 al 26 settembre prossimo. Stiamo definendo la partecipazione degli ospiti: a metà luglio il programma sarà definito.
Come tanti di voi già sanno il tema proposto riguarda la spiritualità, le diverse spiritualità, in rapporto alle grandi questioni della storia umana. “SPIRITUALITA’ PER UMANIZZARE IL MONDO: giustizia, legalità; diritti umani, pace; accoglienza convivenza; terra, acqua, ambiente vitale”.
Voi conoscete l’impegno culturale del Centro Balducci, con le sue relazioni con diverse realtà del Pianeta, dimensione fondamentale della sua presenza insieme all’accoglienza delle persone.
Anche il prossimo Convegno inizierà al teatro Nuovo Giovanni da Udine la sera di giovedì 23 e poi vivrà nelle giornate di venerdì 24 e sabato 25 nel Centro Balducci.
Domenica 26 dalle 10.30 alle 12.30 vivremo al lago di Fusine una celebrazione nella quale persone provenienti da diversi luoghi del Pianeta esprimeranno con parole, canti, simboli, gesti la loro spiritualità rispetto alla terra, all’acqua, alle piante, ai fiori, alle montagne. Si concluderà con la dichiarazione, di ciascuna/o dei presenti nella propria lingua, dell’impegno per un’etica mondiale per la giustizia, la pace, la salvaguardia dell’ambiente.
Gli ospiti, donne e uomini, ci comunicheranno le loro esperienze e le loro riflessioni.
Non sono importanti solo la presenza del grande teologo evangelico J. Moltmann, del vescovo della Patagonia Luis Infanti, della teologa della liberazione Ivone Gebara che interverranno la prima sera, ma tutti coloro - una ventina di persone – che verranno da diversi luoghi del Pianeta, a cominciare dall’Italia, come il magistrato antimafia Roberto Scarpinato e il sindaco di Caulonia Ilario Ammendolia.
Questi i paesi di provenienza delle persone ospiti: India, Iraq, Palestina, Kenia, Benin, Algeria, Brasile, Bolivia, Messico, USA, Svezia, Cile. Come sempre, noi facciamo il possibile per ridurre le spese del Convegno: con il lavoro volontario; con l’ospitalità delle persone nelle famiglie; con la preparazione dei pasti usufruendo di generi alimentari donati.
Le spese più evidenti e scoperte riguardano i biglietti aerei, le traduzioni e le cuffie, la stampa e la diffusione dei depliant e delle locandine.
Desidero ricordare, in modo significativo, che per i primi 10 Convegni il Centro Balducci si è autogestito quasi completamente. Successivamente, per alcuni anni c’è stata una copertura significativa da parte della Regione, con la presenza costante della solidarietà di tante persone. Dallo scorso anno la situazione è cambiata: in concreto, dalla Regione, tramite la Provincia, il Centro ha ricevuto 8mila €.
Ci troviamo in un momento generale di particolare difficoltà che chiede la continuità di quell’attenzione sempre finalizzata all’essenzialità delle spese. Il Centro Balducci si basa sulla gratuità della partecipazione delle persone, oltre alla quota della tessera nessuno è mai obbligato a dare, ad esempio per ricevere il Notiziario o per altre iniziative. Ogni persona è libera, secondo le situazioni personali e familiari, di contribuire o meno all’esperienza di accoglienza e di promozione culturale del Centro.
Mi permetto, quindi, in piena libertà e con grande rispetto, di far presente una situazione economica delicata per la copertura delle spese del Convegno. Come nei momenti “particolari” di questi anni passati, mi sono permesso di rivolgere una richiesta di contributo ad alcuni Enti, Associazioni, Fondazioni, sempre con trasparenza e reciproca libertà.
Certamente un contributo elargito o meno non potrà mai costituire un condizionamento di nessun tipo per le parole e le azioni del Centro Balducci. C’è stata in questi anni una costante fiducia nei confronti del Centro, manifestatasi anche con donazioni in denaro.
Grazie di cuore, a nome nostro e di quanti hanno potuto e possono usufruirne. Restano e resteranno eloquenti per il loro straordinario significato i prestiti senza interesse al Centro per un anno, nel periodo della costruzione dei nuovi edifici: la cifra di 425 mila euro, dice di per sé, il coinvolgimento e la fiducia di tante persone.
Ora, a nome del Centro, come già accennavo, con grande trasparenza e libertà mi permetto di chiedere un aiuto, anche piccolo, per l’importante evento del Convegno di settembre. Si può versare sul conto corrente postale o bancario del Centro, specificando la causale o direttamente al Centro.
Qualcuno potrebbe indicare come altra soluzione l’iscrizione al convegno, ma di fatto questa verrebbe a smentire lo spirito che ci ha sempre animati, espresso anche, ad esempio, per l’utilizzo della sala polifunzionale “Mons. Luigi Petris” che per scelta non è tariffato: chi ne usufruisce è libero di contribuire, se può e come può. Date le situazioni difficili e la restrizione dei contributi istituzionali, potrebbe diventare una prassi quella di istituire una voce “Contributo Convegno culturale di settembre”, alla quale, nei mesi precedenti, sempre con la libertà, a cui mi sono riferito, le persone potranno contribuire nella convinzione che sarebbe davvero una grave perdita per tante e tante persone, non poter usufruire di occasioni d’incontro, di riflessione e di crescita, come è avvenuto in questi anni. Sono, siamo convinti che ce la faremo.

A tutte voi, a tutti voi, la gratitudine più profonda.

Il saluto più cordiale e amichevole
Pierluigi Di Piazza

Zugliano, 8 luglio 2010

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