Quello
appena trascorso è stato un anno importante, che spero con tutto il
cuore abbia preparato il terreno a una svolta nel 2012: nei prossimi
mesi mi aspetto davvero che venga abbattuto il muro di omertà e
silenzio che ha negato verità e giustizia alla mia famiglia per 28
lunghissimi anni. Voglio sapere cosa è successo a Emanuela e non mi
arrenderò mai alla rassegnazione!
Adesso, anche grazie a tutti voi,
debbo dire che nutro qualche speranza in più e per questo ho passato un
Natale più sereno rispetto ai tanti del passato. Dopo la pubblicazione
del libro sulla storia di mia sorella che ho scritto con l’amico
giornalista Fabrizio Peronaci, a partire dalla scorsa estate le tante
iniziative pubbliche, le interviste, il lancio della petizione al papa,
il preziosissimo sostegno di Federica Sciarelli e di “Chi l’ha visto?”,
l’interessamento di alcuni parlamentari e l’adesione di intellettuali
come Dacia Maraini e il premio Nobel Dario Fo mi fanno ben sperare in
un imminente cambiamento: la Chiesa, ma anche lo Stato italiano, non
possono restare sordi davanti alla richiesta di trasparenza e verità
che viene dalle oltre 50 mila persone che hanno aderito alla petizione
a Benedetto XVI.
E’ anche vero però che domenica 18
dicembre, quando eravamo all’Angelus in piazza San Pietro, quella
finestra si è chiusa senza che il pontefice pronunciasse una parola per
Emanuela. Per me è stata una ferita profonda, ma continuo a battermi:
per questo la petizione (che trovate in allegato) va avanti, e mi
auguro arrivi presto a 100 mila firme, o forse più… Questo sarà
possibile se ognuno di noi troverà 5, 10, 20 o più nuove adesioni nella
propria cerchia di familiari, amici, colleghi di lavoro e conoscenti.
Più saremo, ne sono convinto, più sarà possibile arrivare alla verità.
Vi terrò aggiornati sulle iniziative
future: la prossima, forse già a fine gennaio, dovrebbe tenersi in
piazza Sant’Apollinare, dove è stato incredibilmente sepolto il boss
Enrico De Pedis: quella tomba è lo snodo di un intreccio oscuro tra
Stato italiano, Vaticano e criminalità, e quindi anche da lì bisogna
partire per scoprire la verità su Emanuela. Commosso da tanta amicizia
e solidarietà, vi abbraccio fortemente.
Pietro
P.s Ho creato su Facebook un gruppo
dedicato a Emanuela e alla petizione , questo è il link:
http://www.facebook.com/groups/233131686753398/
al quale puoi aggiungerti per facilitare le comunicazioni (messaggi,
appuntamenti, novità o aggiornamenti).
Resta inteso che per aderire alla petizione al Papa, Facebook non
c'entra: occorre inviare la mail a questo stesso indirizzo (
petizione.emanuela@libero.it)
con i propri dati personali (
vedi sotto).
Il testo dell'APPELLO A PAPA
BENEDETTO XVI per la VERITA’ su EMANUELA ORLANDI
Santità,
mi rivolgo a Lei nella sua duplice veste di capo di Stato e di
rappresentante di Cristo in terra per chiederLe di porre in essere
tutto ciò che è umanamente possibile per accertare la verità sulla
sorte della Sua connazionale Emanuela Orlandi, scomparsa a Roma il 22
giugno 1983. Il sequestro di una ragazzina è offesa gravissima ai
valori religiosi e della convivenza civile: a Emanuela è stata fatta
l’ingiustizia più grande, le è stata negata la possibilità di scegliere
della propria vita. Confido in un Suo forte e ispirato intervento
perché, dopo 28 anni, gli organi preposti all’accertamento della verità
(interni ed esterni allo Stato Vaticano) mettano in atto ogni azione e
deliberazione utili a fare chiarezza sull’accaduto. Un gesto così
cristiano non farebbe che dare luce al Suo altissimo magistero,
liberando la famiglia di Emanuela e i tanti che le hanno voluto bene
dalla straziante condanna a un’attesa perenne.
L’unica modalità per aderire
all'appello, il cui primo firmatario è Pietro Orlandi, fratello di
Emanuela, è quella di inviare una mail (senza passare da altri siti)
all'indirizzo:
petizione.emanuela@libero.it
(fate copia/incolla),
precisando: “
Aderisco alla petizione
a papa Benedetto XVI per la verità su Emanuela Orlandi” e
specificando: NOME E COGNOME, INDIRIZZO E CITTA' DI RESIDENZA, NUMERO
DI TELEFONO, PROFESSIONE ED EVENTUALE COMMENTO.