La “Campagna Patagonia senza Dighe” è
nata nel 2010 accogliendo l’appello della società civile cilena per
fermare il progetto HidroaiAisèn, un sistema di cinque grandi dighe sui
fiumi Pascua e Baker. Il progetto è promosso dall’ENEL, che ancora oggi
appartiene per un terzo ai cittadini italiani e, se realizzato,
comprometterà per sempre uno degli ultimi ecosistemi incontaminati del
mondo. La costruzione dell’impianto non è ancora iniziata in quanto non
è ancora stata presentata la valutazione d’impatto ambientale della
linea di trasmissione di 2300 Km che servirà a trasportare l’energia
della Patagonia alle miniere nel nord del Cile.
Il viaggio si inserisce nel quadro delle iniziative di informazione,
sensibilizzazione e mobilitazione che la campagna sta promuovendo in
Italia ed è organizzato in collaborazione con i comitati locali che
nell’Aysén si battono per fermare il progetto. Si tratta di un primo
esperimento finalizzato ad avviare un’iniziativa permanente di turismo
ecologico e responsabile insieme alle comunità locali, come risposta
alternativa ad un modello di sviluppo basato sulle grandi opere e la
devastazione ambientale. Un modello che si fonda su decisioni prese a
livello centrale senza consultare ed ascoltare le comunità locali.
Esattamente come accade in Italia con progetti quali la TAV o il Ponte
sullo Stretto. Per questo, il viaggio si propone di far consocere le
ragioni della resistenza locale, di costruire relazioni e scambi, di
far crescere il consenso ed il sostegno alla campagna sia in Italia che
nell’Aysèn. La Patagonia cilena, per motivi geografici e climatici, è
infatti una delle regioni con meno opportunità economiche del paese ed
il consenso al progetto è in molti casi legato alla creazione di
temporanei posti di lavoro. Per questo motivo, obiettivo di lungo
termine dell’inziativa è quello di creare un circuito economico
virtuoso, nel quale coinvolgere il maggior numero di persone possibili
a livello locale, costruendo alternative ecnomiche che valorizzino e
preservino l’unicità del patrimonio ambientale dell’Aysèn.
Il viaggio porterà alla scoperta della regione, dei suoi paesaggi,
tradizioni, mestieri, cultura attraverso la conoscenza e lo scambio
quotidiano con le comunità locali. 15 giorni di immersione in uno degli
ecosistemi più straordinari del pianeta. Si partirà dal Nord della
Regione di Aysén atterrando all’aeroporto di Balmaceda, per iniziare la
discesa verso il cuore della Patagonia alloggiando in case private e
piccoli ostelli. Si toccherà Villa Cerro Castillo, Cochrane, Los Ñadis,
Tortel, Villa O’Higgins, Valle Chacabuco, Bahia Murta, Coyhaique. Si
navigheranno i fiumi Pascua e Baker, il Lago Quetru fino ad arrivare ai
ghiacciai. Ogni tappa racconterà il suo profondo rapporto con il
territorio e sarà ricca di attività, tra cui kayak, cavalcate,
trekking, avvistamenti di huemules, cucina tipica, musica tradizionale,
sauna, pranzi e cene sociali con piatti tipici da preparare insieme,
eventi di sostegno alla campagna locale Patagonia Senza Dighe, incontri
informali e pubblici.
Il viaggio è aperto a un gruppo di 12 persone. Quota minima per
garantire la partenza 8. I costi sono ancora in fase di definizione ma
saranno disponibili entro pochi giorni. Per info sui costi e sul
viaggio scrivete a
viaggiopatagoniasenzadighe@yahoo.it
o chiamate il 334 342 1146 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00.
Scarica
il volantino in pdf
Il sito del
Coordinamento
italiano Campagna Patagonia senza Dighe