Cittadina straniera muore nel Commissariato di Polizia in attesa di rimpatrio
Cittadina straniera muore nel Commissariato di Polizia in attesa di rimpatrio
Comunicato Stampa - ASGI FVG
Udine, 18 aprile 2012
Dalle informazioni riportate sulla stampa emerge che la cittadina straniera sia stata condotta al commissariato di Opicina per essere portata al Centro di Identificazione ed Espulsione di Bologna, in attesa di essere rimpatriata in Ucraina, nonostante i suoi cari vivessero da tempo in Italia, a Milano .

Alla luce dello stato di grave depressione psichica che aveva già spinto la donna ad precedente tentativo di suicidio in carcere, ci si chiede se , durante il trattenimento, essa abbia mai potuto godere di un servizio di ascolto e se era stato chiesto un intervento dei servizi di salute mentale

Di non minore rilievo è l’interrogativo se, con il rimpatrio forzato la giovane donna ucraina temesse di subire gravi pericoli una volta rientrata in patria e se, anche nella sede del commissariato in cui è avvenuto il drammatico fatto, fossero presenti le condizioni indispensabili affinché l’interessata potesse manifestare una eventuale volontà di chiedere asilo, garantendo una informazione adeguata, una mediazione linguistica e la possibilità effettiva di contattare enti di tutela.

La vicenda pone, ancora una volta, sotto i riflettori i fatti di autolesionismo che spesso portano a troppo numerosi decessi, non solo di cittadini stranieri, nel carcere, nei CIE e negli altri luoghi di trattenimento di fatto, quali caserme e strutture di polizia.

Numerosi rapporti indipendenti e la stessa commissione del Ministero dell'Interno “De Mistura” nel 2007-2008 hanno messo chiaramente in luce carenze gravissime sul piano della tutela dei diritti delle persone trattenute nella cosiddetta “detenzione amministrativa” dei cittadini stranieri.

La morte della giovane donna pone, ad avviso dell’ASGI, interrogativi ai quali è necessario dare una risposta, chiarendo quali siano le condizioni nelle quali viene effettuato il rimpatrio forzato dei cittadini stranieri, su quale sia la natura e il funzionamento dei diversi luoghi ad esso deputati, e di quali siano in concreto i diritti garantiti agli stranieri trattenuti.
Per contatti – Ufficio stampa 3470091756

Udine, 18 aprile 2012

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