A quasi cinque mesi dalla
sua scomparsa appare doveroso ricordare Giorgio Bocca, firma storica de
La Repubblica e de l’Espresso, uno dei grandi giornalisti italiani,
che, pur nella diversità divisioni politiche e, talvolta, nella
contraddittorietà delle scelte personali, hanno contribuito a fare
dell’informazione uno strumento di democrazia.
Negli ultimi anni Bocca si è contrapposto ad alcuni tentativi di
revisione critica della Resistenza e sull’Espresso aveva scritto: «Sono
certo che morirò avendo fallito il mio programma di vita: non vedrò
l’emancipazione civile dell’Italia. Sono passato per alcuni
innamoramenti, la Resistenza, Mattei, il miracolo economico, il
centro-sinistra. Non è che allora la politica fosse entusiasmante, però
c’erano principi riconosciuti: i giudici fanno giustizia, gli
imprenditori impresa. Invece mi trovo un paese in condominio con la
mafia».
Con l’aiuto di Loris Mazzetti se ne ricostruirà la figura soffermandosi
anche sui suoi rapporti con altre grandi firme come Biagi, Montanelli,
Panza e altri.
Interventi introduttivi:
Pierluigi Di Piazza
responsabile del Centro Balducci
Gianpaolo Carbonetto
giornalista
Interviene:
Loris Mazzetti
giornalista e capostruttura di RaiTre
Seguirà il dibattito
Momento conviviale
Loris Mazzetti comincia a lavorare in
Rai nel 1980. È stato anima e regista di numerosi programmi televisivi,
come Il Fatto di Enzo Biagi, di eventi sportivi trasmessi dalla TV
pubblica come il Campionato del Mondo di Calcio del 1990, le Olimpiadi
di Barcellona del 1992. È capostruttura di RaiTre a Milano e
responsabile di vari programmi come Che tempo che fa , nonché docente
di Teoria e tecnica del linguaggio televisivo all’Università di Modena
e Reggio Emilia.
Nel 2010 ha realizzato per RaiTre la trasmissione "Vieni via con me"
presentata da Fabio Fazio e Roberto Saviano.
Nel marzo 2010 è stato sospeso per 10 giorni dalla Rai per aver
pubblicato un articolo su
Il Fatto
Quotidiano, nel quale denunciava i mancati introiti derivanti dal
non mettere in onda alcuni programmi come Ballarò e AnnoZero in
campagna elettorale, ragion per cui nella trasmissione-manifestazione
Raiperunanotte diretta da Michele Santoro ha partecipato stando per
tutta la durata del programma dietro a una parete di filo spinato,
simboleggiando il fatto che gli sarebbe stata tolta la libertà di
parola.
Scrive per "Il Fatto Quotidiano", sul cui sito online è possibile
leggere il suo
blog.