La crisi economica, nonostante le
promesse di ripresa della “crescita” che ormai da 5 anni economisti e
politici si affannano a propinarci attraverso la ridicola metafora
della “luce in fondo al tunnel”, continua ad aggravarsi e a spingere
nell’area della povertà porzioni sempre più consistenti di cittadini.
Occorre allora ripensare profondamente al nostro modello di sviluppo,
come ormai stanno sperimentando una moltitudine di buone pratiche: Gas
e km 0, processi partecipativi, piccoli produttori che si convertono
all’agricoltura biologica, orti solidali, ecc.
Ma tutto questo non basta: occorre fare rete per condividere un comune
percorso di cambiamento. Il referendum sull’acqua ha dimostrato che
insieme si può cambiare, che i cittadini sanno mobilitarsi quando si
tratta di difendere i beni comuni, ora di nuovo sotto attacco
nonostante l’esito referendario e la recente pronuncia della Corte
Costituzionale che ne ha confermato la piena validità.
Per questo motivo riteniamo importante rilanciare una forte azione
collettiva capace di incidere sulle decisioni che riguardano i
cittadini di oggi e quelli di domani.
Proponiamo quindi di incontrarci al
Centro
Balducci di Zugliano venerdì 16 novembre alle ore 17.30 per
discutere le seguenti ipotesi di azione per i prossimi mesi:
- Dotarci di una Carta costitutiva del Forum
- Elaborare un Manifesto sui beni comuni e sull’economa solidale da
proporre all’approvazione di tutti i Consigli Comunali del Friuli
Venezia Giulia
- Elaborare una proposta di legge regionale per il sostegno a
iniziative di economia solidale, facendo tesoro di altre analoghe
iniziative avviate o già operanti in altre Regioni.
Abbiamo definito le azioni proposte come ipotetiche in quanto riteniamo
che la loro elaborazione vada fatta in forma partecipata, attraverso
una successiva giornata di lavoro, da stabilire in tempi brevi.
Il motivo dell’urgenza di questa iniziativa è dettato dal fatto che
occorre cogliere l’opportunità delle prossime elezioni regionali per
aprire un confronto con tutte le forze politiche affinché si impegnino
a inserire, come prioritari, nei loro programmi i temi dell’economia
solidale e della difesa dei beni comuni. La proposta di legge
regionale di cui al punto 3 può rappresentare la piattaforma unitaria e
coerente del Forum, evitando di cadere nella trappola delle
consultazioni separate, destinate a essere poco incisive o espedienti
per creare consenso, senza alcun “vincolo di mandato”.
Precisiamo infine che, con questo invito la
RES FVG
intende svolgere una semplice funzione di facilitazione e di avvio del
processo di costituzione del Forum, che ci piacerebbe consegnare alla
partecipazione di tutti i movimenti e le associazioni che intendono
impegnarsi in questo percorso, con modalità simili a quelle attivate
per la campagna referendaria dello scorso anno.