Nell'ambito dei 4 giorni fiorentini
(8-11 novembre) dei movimenti per l'"Altra Europa" è stato costituito,
approvando un appello per Parigi 9 marzo ed una dichiarazione finale
per la denuclearizzazione in Europa e nel Mediterraneo, il primo nucleo
promotore del Network antinucleare europeo, con preminente, al momento,
asse Italia-Francia.
Gli attivisti no-nuke, provenienti da cinque Paesi europei e con la
presenza di Yukari Saito, esponente del movimento antinucleare
giapponese che vive e lavora in Italia, lavoreranno insieme per una
Iniziativa dei Cittadini Europei (su cui raccogliere 1 milione di
firme) e per coordinare le attività di Nukewatching.
Un messaggio di solidarietà è stato inviato alla grande manifestazione
antinucleare di Tokyo, che si è svolta domenica 11 novembre.
Chi vuole aderire, faccia pervenire l'adesione, di gruppo ma anche
individuale agli indirizzi sotto riportati. Un appello è rivolto in
particolare ad attivisti interessati a livello personale!
Info:
Tel. Italia (0039) (02) 5810.1226 email -
alfonsonavarra@virgilio.it
Tel. Francia (0036) (05) 5524.3647 email -
martioldl@gmail.com
Energia Nucleare? No Grazie. In
Italia, in Europa, nel Mediterraneo, nel mondo!
Documento presentato al Forum Sociale Europeo
__________
Noi, partecipanti a Firenze 10-10, riuniti nell’incontro per promuovere
la costruzione del network antinucleare europeo.
Esprimiamo la nostra convinzione che l’Europa dei cittadini necessita
della "battaglia" antinucleare, per un modello energetico "giusto",
cioè gestito come un bene comune e pubblico nelle sue infrastrutture
fondamentali, decentrato e rinnovabile, decarbonizzato, efficiente e
dedito al risparmio e quindi fondamentale nel contrasto al cambiamento
climatico, non predatorio rispetto alle risorse del Sud del mondo e
quindi efficace nel combattere la povertà e nel prevenire i conflitti,
rispettoso, alla fin fine, della salute dei cittadini e del territorio.
Nel nostro incontro, nello spirito di Firenze 10+10, abbiamo ricercato
le convergenze di proposte e di azione tra la lotta per l’ecologia e
l’energia bene comune con i movimenti che si battono per il disarmo e
la pace (la denuclearizzazione euro-mediterranea e del Medio Oriente),
con quelli che rivendicano il diritto all’acqua e al cibo, con il vasto
movimento contro gli inceneritori e per "rifiuti zero", con chi cerca
una via di uscita dalla crisi dal punto di vista del 99% (l’energia
"giusta" è una base ineludibile per una economia reale che soddisfi
bisogni e diritti delle persone e delle comunità), con la società
civile consapevole che la democrazia effettiva necessita di condizioni
che suscitino partecipazione locale e recidano gli apparati
centralizzati della potenza e del profitto monopolistico.
Mai più Fukushima, preveniamo una catastrofe europea e mediterranea!
Il Coordinamento che abbiamo deciso di costituire, quale primo nucleo
promotore, ha l’obiettivo di estendere ed approfondire, a livello
europeo e mediterraneo, la "vittoria" fondata sulla mobilitazione e la
consapevolezza popolare, che abbiamo conseguito in Italia con il
referendum antinucleare del 2011; e di fare sì, che le decisioni dei
Paesi che hanno stabilito la fuoriuscita dal nucleare (14 Paesi UE su
27 dovranno, seguendo il recente esempio di Germania e Belgio,
abbandonare questa tecnologia per la produzione elettrica) conducano ad
un’Europa e ad un’area mediterranea effettivamente denuclearizzati.
Si tratta, in pratica, di supportare, coordinare, unificare le seguenti
attività:
- campagne di informazione e sensibilizzazione di dimensione
europea che sanciscano a livello UE, con misure precise, la fuoriuscita
dal nucleare e dalla energia padrona.
Un primo impegno che ci assumiamo in tal senso è di sostenere l'ECI
(Iniziativa dei Cittadini Europei) proposta da Global 2000, di recente
ammessa dalla Commissione.
Valutiamo la possibilità di proporre ed attuare un referendum
consultivo europeo in materia di nucleare;
- azioni di base di contrasto contro il nucleare ad ogni livello,
locale, nazionale ed internazionale, anche con azioni dirette: in
particolare, un nuke-watching europeo contro il trasporto delle scorie
radioattive;
- il collegamento civile-militare nelle lotte antinucleari:
denuclearizzazione significa chiudere le centrali ma anche le basi con
le armi nucleari. Denuclearizzare è anche disarmare e ridurre, per di
più prevenendola, le spese funzionali alla guerra, più che mai odiose
in periodo di crisi economica.
In particolare riteniamo utile far leva anche con iniziative dal basso
sul "processo di Barcellona" quando, con consenso unanime (non
scontato) dei governi, stabilisce dal 1995 un orizzonte mediterraneo
privo di armi di sterminio di massa;
- diffondere studi, progetti, buone pratiche e realizzazioni con le
energie pulite, rinnovabili, ecocompatibili: l'alternativa al nucleare
non è il gas, tanto meno il petrolio e peggio che mai il carbone, con
annessi grandi impianti e tecnologie invasive e devastanti.
- Affermare un sistema pubblico a livello europeo che arresti la
mercificazione dei beni essenziali e insostituibili per la vita e il
vivere insieme. Si tratta di togliere alle logiche del mercato e della
finanza privata il governo continentale dei beni comuni. Proponiamo che
tutti i movimenti si diano come obiettivo comune una campagna per la
promozione di una Comunità europea dei beni comuni. Si tratterebbe di
una Comunità dotata di poteri sovranazionali per quanto riguarda la
terra, l'energia, l'acqua, l'aria, l'ambiente, la conoscenza, la
sicurezza (nelle sue declinazioni essenziali: militare, energetica,
alimentare, idrica, geologica, finanziaria) e finalmente dotata di una
rivalutata carta dei diritti del lavoro, che deve tornare ad essere
obiettivo del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori.
A livello italiano denunciamo e combattiamo la Strategia Energetica
Nazionale di Monti-Passera che, in spregio ai risultati referendari,
nel prospettare un ruolo italiano da "hub del gas", conferma una
infrastruttura energetica che può prestarsi al ritorno del nucleare.
Inviamo un messaggio di solidarietà alla manifestazione che il
movimento antinucleare giapponese terrà a Tokio l’11 novembre 2012: :
l'uscita dall'energia atomica del Giappone può rappresentare una svolta
per la sconfitta della lobby nucleare a livello mondiale.
I presenti qui a Firenze 10+10 si costituiscono come Nucleo Promotore
del Comitato per attuare la volontà del referendum antinucleare in
Italia.
Ci diamo appuntamento e diamo appuntamento per il
9 marzo 2013 a Parigi (secondo
anniversario di Fukushima) nella convinzione che, nell’impeto crescente
delle campagne, delle azioni, delle iniziative, degli scambi comuni,
avremo, entro quella scadenza, significativamente esteso la quantità e
la rappresentatività di adesioni e collaborazioni del nostro
costituendo Network antinucleare.
La componente italiana del Network valuterà la fattibilità di una
Carovana antinucleare che attraversi l'Europa nucleare e si concluda a
Bruxelles.
Abbiamo obiettivi semplici, diretti e chiari che, ne siamo sicuri, già
registrano il consenso della maggioranza dei popoli europei e
mediterranei:
Spegniamo subito tutti i reattori atomici, liberiamoci dalle armi di
sterminio di massa, orientiamoci verso il 100% di energie rinnovabili!
(Primo elenco provvisorio di adesioni)
Sortir du Nucléaire – Francia – Martin Delavarde
Stop Bugey – Francia – Emmanuel Coux
War Resisters’s International – Coordinamento internazionale (sede
centrale Londra) – Luciano Zambelli
Mondo senza guerre – Coordinamento internazionale
Roberto Musacchio - Altramente
ARCI - Associazione Energia Felice- Mario Agostinelli
Associazione Italiana Decrescita – Gianni Tamino
Associazione Si alle rinnovabili No al Nucleare – Vittorio Bardi
Accademia Kronos – Ennio La Malfa
Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa
popolare nonviolenta – Alfonso Navarra
Centro di Documentazione Semi sotto la neve – Yukari Saito
Comitato Salute Ambiente Energia- Angelo Baracca
Commisione Giustizia Pace Solidarietà Misionari Comboniani – Alex
Zanotelli
Confederazione Cobas – Vincenzo Miliucci
Coordinamento Comitati No incenerimento ATO TOSCANA CENTRO - Abitanti a
piede libero, Pistoia - Fabrizio Bertini
Fermiamo chi scherza col Fuoco Atomico – Tiziano Cardosi
Fiom- Alessandra Mecozzi
Fucina per la Nonviolenza - Alberto L'Abate
IALANA Italia – Joachim Lau
Amigos Sem Terra - Antonio Lupo
da Firenze 10+10 a Un milione in
piazza contro nucleare a Tokio (11-11-2012)
A conclusione dell'incontro di Firenze 9 novembre per la nascita della
Rete antinucleare europea è stata approvata la seguente risoluzione
come sostegno alla grande manifestazione antinucleare giapponese
dell'11 novembre.
Fukushima, dopo Three Miles Islands e Chernobyl, costituisce lo
spartiacque per l'abbandono del nucleare a livello planetario.
La conquista delle piazze da parte dei cittadini giapponesi ha un
significato ed una valenza globale, perché esprime una volontà dal
basso che il modello nucleare, antidemocratico ed ostile alla
trasparenza delle informazioni, non può tollerare né sostenere.
E' già successo in Italia quando grandi manifestazioni del 1987 hanno
consentito di bloccare con referendum le centrali atomiche in funzione.
E' successo un anno fa, sempre in Italia, con un referendum contro il
nucleare che ha portato al voto ben 27 milioni di cittadini.
Chiudere il nucleare - che è, tra l'altro, una fonte per nulla
indispensabile con la sola eccezione della Francia - è un grande
contributo alla pace nel mondo, per svelare le connessioni perverse tra
la produzione di energia elettrica e la produzione di ordigni nucleari.
Ed è un contributo per la svolta necessaria rispetto al modello
energetico centralizzato fondato sui fossili e l'atomo, alla base del
cambiamento climatico e di un drammatico attacco alla salute e alla
natura.
Energia per la vita, non energia di morte!
Energie rinnovabili, risparmio energetico, governo democratico e locale
dell'energia, lavoro dignitoso e occupazione amica dell'ambiente!
Partecipiamo dunque, per ora virtualmente, convinti e grati alla vostra
manifestazione!
info:
Yukari Saito info@semisottolaneve.org
tel. (0039) 050-564238