Antonella Sbuelz
Presentazione del libro di poesie "Transitoria"
Centro Balducci - Sala Mons. Luigi Petris
Mercoledì 12 dicembre 2012 - ore 20:30
Interventi
introduttivi
Pierluigi Di Piazza,
responsabile del Centro Balducci
Maria Carminati, consulente
editoriale e critico letterario
Božidar Stanišić, scrittore,
presidente del Centro Balducci
Interviene
Antonella Sbuel (autrice del libro)
Interventi musicali
Eugenia Ceschiutti (arpa)
Momento conviviale
Antonella Sbuelz
Note Bibliografiche.
Laureata a Verona e dottorata a Losanna, Antonella Sbuelz insegna
lettere presso l’ISIS Malignani di Udine e collabora a periodici e
riviste culturali. Ha pubblicato poesia e narrativa, tra cui le
raccolte poetiche L’abaco magenta
(Anterem, 1988) e Transitoria
(Raffaelli, 2011; Premio Città di Forli; Premio Colline di Torino;
Premio Alberona), la raccolta di racconti Amori minimi (Mobyclick, 1977) i
romanzi Il nome nudo
(Mobyclick, 2001), Il movimento del
volo (Frassinelli, 2007; Premio Biblioteche di Roma, Premio
Predazzo, Premio Caterina Percoto; Premi Selezione Rhegium Julii e
Domenico Rea) e Greta Vidal
(Frassinelli, 2009; Premio Selezione Ultima Frontiera-Carlo Cassola
2010).
I suoi romanzi sono stati analizzati nell’ambito di diversi convegni
presso Università americane, inglesi e scozzesi, oltre che italiane.
Suoi testi letterari e interventi critici compaiono, oltre che su
riviste letterarie, in numerose antologie. Ha pubblicato saggistica in
Italia e Svizzera.
Il suo ultimo romanza, Greta Vidal, è di imminente pubblicazione in
Inghilterra presso l’Ed. Troubador.
Per la sua produzione poetica e narrativa le sono stati assegnati venti
premi letterali in ambito nazionale e internazionali.
Da sempre, le stanno a cuore le microstorie dei dimenticati.
Dalla prefazione a “Transitoria”, di Davide Rondoni:
“E’ un volume ricchissimo, vario di
tante sfumature che emergono nell’universo femminile alle prese con il
mistero e con le improprietà del tempo (…) Un tempo non più imputato da
assolvere, ma mistero da dire. Mistero da pronunciare. Così questo
libro entra nella alta e durevole sfida della poesia: dire il mistero.”