Un nuovo appuntamento del ciclo di
incontri “Il diritto e il dovere di
avere diritti”.
Ospite della serata sarà Giulio Giorello che parlerà e discuterà sul
tema “Il diritto di credere e di non
credere – Il dubbio tra scienza e fede”.
Gli interventi introduttivi saranno di don Pierluigi Di Piazza,
responsabile del Centro Balducci, e di Gianpaolo Carbonetto.
Seguiranno il dibattito con il pubblico e un momento conviviale.
Personaggio estremamente eclettico, Giulio Giorello spazia con
disinvoltura, ma anche con grande rigore e competenza in svariati campi
con la scienza, l’epistemologia, la fede, la religione, l’etica e la
politica lasciando sempre una traccia profonda e feconda. Uno dei
diritti fondamentali, dei quali Giorello si è spesso occupato, è quello
di porsi con assoluta libertà d’animo nei confronti del massimo
mistero, quello dell’esistenza, o meno, di un’entità superiore e
creatrice. E questa libertà di scelta si basa – e contemporaneamente
nutre – sul diritto alla libertà di pensiero, all’errore, alla ricerca
scientifica, alla ricerca sociale per il bene comune. Dall’assunto del
titolo, insomma, si partirà per un viaggio affascinante tra le varie
sfaccettature dell’essere umano e sulla sua insopprimibile spinta al
miglioramento individuale e collettivo.
Giulio Giorello, si è laureato in filosofia e in matematica. Ha quindi
insegnato dapprima Meccanica Razionale alla Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Pavia, per poi passare alla Facoltà di Scienze
all’Università di Catania, a quella di Scienze naturali dell’Università
dell’Insubria e al Politecnico di Milano. Attualmente ricopre la
cattedra di Filosofia della scienza che fu del suo mentore Ludovico
Geymonat all’Università di Milano; è stato inoltre presidente della
Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza. Dirige, per
l’editore Raffaello Cortina, la collana Scienza e idee. Collabora,
come elzevirista, alle pagine culturali del Corriere della Sera.
Giorello ha diviso i suoi interessi tra lo studio di critica e crescita
della conoscenza con particolare riferimento alle discipline
fisico-matematiche e l’analisi dei vari modelli di convivenza politica;
infatti, dalle sue prime ricerche in filosofia e storia della
matematica, i suoi interessi si sono poi ampliati verso le tematiche
del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e
politica, della fede e della religione. Nel 1981 ha curato con Marco
Mondadori l’edizione italiana di Sulla libertà di John Stuart Mill.
Ha scritto moltissimi libri tra cui Le ragioni della scienza, Quale Dio
per la sinistra? Note su democrazia e violenza, Lo specchio del reame.
Riflessioni su potere e comunicazione, Prometeo, Ulisse, Gilgamesh.
Figure del mito, Di nessuna chiesa. La libertà del laico, Dove fede e
ragione si incontrano?, Libertà. Un manifesto per credenti e non
credenti, Lo scimmione intelligente. Dio, natura e libertà, Lussuria.
La passione della conoscenza, Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo, Il
tradimento in politica, in amore e non solo.