La donna nella società e nella Chiesa
a 50 anni dal Concilio Vaticano II
Centro Balducci, sabato 16 febbraio ore 15.00
La condizione della donna dovrebbe costantemente interrogarci tutte e
tutti, donne e uomini. Processi storici significativi di libertà,
autonomia, responsabilità, soggettività affermata e riconosciuta delle
donne non devono diminuire un’attenzione doverosa, profonda, continua,
su troppe situazioni di maschilismo e soprattutto di violenza,
impressionante e diffusa, fino al femminicidio, attuato per la gran
parte da uomini intimi per conoscenza e vicinanza.
La ricchezza della diversità di genere nella vita della donna, amica,
compagna, moglie, madre; la sessualità e la procreazione responsabile;
i tempi della vita per i diversi compiti; il lavoro e la presenza della
partecipazione sociale e politica; l’immagine stereotipata della donna
nei mezzi di informazione...: Tutte questioni presenti che
interpellano, attualmente anche nel confronto con la presenza di tante
donne immigrate, portatrici di altre culture e fedi religiose.
E nella Chiesa?
Dovremmo vivere e attuare l’insegnamento dello straordinario
atteggiamento di Gesù, delle sue parole e dei gesti nel rapporto con le
donne: di attenzione, ascolto, riconoscimento, dialogo, tenerezza,
fiducia.
Nella Chiesa, le donne sono presenti e attive ma paradossalmente non
riconosciute come soggetti anche nelle proposte e nelle decisioni;
permane un’inaccettabile maschilismo, anche se alcuni segni positivi,
come la presenza significativa delle donne teologhe, hanno iniziato
qualche nuova prospettiva, non certo ancora quella dei ministeri, anche
quello sacerdotale delle donne. Cinquant’anni fa iniziava il concilio
Vaticano II che apriva la Chiesa al mondo e la collocava senza paure
difensive e aggressive in dialogo con il mondo, con la storia, con
tutte le donne e gli uomini di buona volontà.
Nel 1963 nell’enciclica “Pacem in Terris” Papa Giovanni XXIII indica
come uno dei “segni dei tempi”, la nuova presenza delle donne nella
società e nella Chiesa.
Da allora a oggi cos’è avvenuto? Qual è la situazione attuale nella
società e nella Chiesa? Quali le prospettive?
Vi invitiamo a questo momento di riflessione nel quale saranno
protagoniste alcune donne.
Programma
ore 15.00 alle 17.15
Intervento di saluto
Pierluigi Di Piazza
Responsabile del Centro Balducci
Introduce e coordina
Sr. Marisa Adami
Comunità delle sorelle della Sacra Famiglia presente a Zugliano
Proiezione del CD “Teologhe rileggono il Vaticano II”
Serena Noceti, teologa
“Per una interpretazione, nel segno
del divenire, della presenza delle donne nella chiesa”
Lucia Vantini, teologa
“La parola femminile: resistenze e
luoghi di resistenza”
Intervallo
Dalle 17.45 alle 19.00
Dialogo con i partecipanti
Conclusione con un momento conviviale.
Serena
Noceti (Firenze 1966) è docente stabile ordinario di teologia
sistematica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “I.
Galantini” di Firenze, tiene corsi presso la Facoltà teologica
dell’Italia centrale e l’ISSR di Arezzo. Tra le sue pubblicazioni,
dedicate in particolare all’ecclesiologia, alla teologia di genere e
alla catechesi, si segnala il volume scritto con Severino Dianich Trattato sulla chiesa (Queriniana,
Brescia 2005). È curatrice con M. Perroni e A. Melloni di “Tantum aurora est”. Donne e Concilio
Vaticano II (LIT, München 2012). Socia fondatrice del
Coordinamento Teologhe Italiane, dal 2011 è vicepresidente
dell’Associazione Teologica Italiana.
Lucia Vantini (Verona) è
docente di filosofia e teologia fondamentale a Verona. Componente del
coordinamento delle teologhe italiane (CTI). Tra le sue pubblicazioni
si segnala “La luce della perla. Maria Zambrano tra filosofia e
teo-logia” (Effatà Editrice, Torino 2008)