Nel 1974, decide di lasciare
l’insegnamento, per dedicarsi in teramente all’assistenza ai poveri e
alla lotta contro le ingiustizie sociali e politiche. Dopo il colpo di
Stato di Jorge Rafael Videla, ha contribuito alla formazione di “El
Ejercito de Pazy Justicia” un’associazione di difesa dei diritti umani.
Nel 1977 viene fermato dalla polizia argentina che lo tortura e lo
tiene in stato di fermo per 14 mesi senza processo. Nel 1980 viene
insignito del Premio Nobel perla Pace per i suoi sforzi contro la
dittatura ed in favore dei diritti umani. Nel 1999 riceve anche il
Premio Pacem in Terris. Nel 1995, pubblica il libro Caminando junto al
Pueblo nel quale racconta la sua esperienza. Dal 2003 è presidente
della Lega in ternazionale per i diritti umani e laliberazione dei
popoli. È in oltre membro del Tribunale popolare permanente.