La
lotta alla corruzione: una priorità etica ed economica che deve
coinvolgerci tutti29 gennaio 2014
Il Senato il 29 gennaio ha dato il via libera al DDL contro il voto di scambio
politico-mafioso, anche grazie agli oltre 377.000 cittadini che hanno
firmato la petizione della campagna Riparte il futuro.
Ecco il commento di Luigi Ciotti:
L’approvazione del Senato della modifica del 416ter – norma che
colpisce lo scambio elettorale politico-mafioso – è una bella notizia.
L’auspicio, ora, è che la Camera dei Deputati trasformi definitivamente
questa proposta in una legge dello Stato rispondendo concretamente alla
sollecitazione di oltre 377 mila cittadini che hanno firmato la
petizione della campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo
Abele.
La lotta alla corruzione è infatti una priorità non solo etica ma
economica: non meno delle mafie, la corruzione è furto di bene comune,
furto di diritti e di speranze, di opportunità e di lavoro. Ed è
soprattutto un impegno che deve coinvolgerci tutti, toccare le
coscienze laiche e quelle religiose, stimolare una comune ricerca di
giustizia e di verità.
«La corruzione odora di putrefazione» ci ha ricordato Papa Francesco,
sottolineando l’insidia di un crimine che trova sempre «il modo di
salvare le apparenze».
È estremamente importante che la norma definisca il reato non più solo
attraverso il criterio, ormai insufficiente, dello scambio in denaro,
ma chiamando in causa le “altre utilità” e “promesse” (informazioni
sensibili, raccomandazioni, prestazioni sessuali, protezioni dai
controlli e così via) attraverso cui si può sviluppare un rapporto
corruttivo.
Si tratta però solo di un primo passo, di un doveroso atto politico di
trasparenza e bonifica delle istituzioni democratiche.
Reati diffusi al punto da diventare costume, chiedono non solo leggi
all’altezza ma l’impegno di tutti noi a volerle e sostenerle attraverso
le scelte e i comportamenti quotidiani. La legalità non può fare mai a
meno della corresponsabilità.
E corresponsabilità, a questo punto, è arrivare non solo alla
definitiva approvazione del 416ter ma, prima possibile, a una più
generale legge sulla corruzione dotata di quelle misure (confisca dei
beni ai corrotti; pene adeguate per “reati civetta” come il falso in
bilancio, l’autoriciclaggio, l’evasione fiscale; trasparenza del
sistema sanitario) necessarie per rendere il nostro Paese una comunità
dove l’interesse economico coincida finalmente con l’interesse sociale,
con la dignità e la libertà di tutti.
Luigi Ciotti
http://www.riparteilfuturo.it/