BIKE
FOR PEACE
Un giro del mondo di 90 giorni in
bici contro le armi nucleari
La tappa promossa e rilanciata in Italia da “Beati i costruttori di
pace” e “Rete Italiana per il Disarmo”
Albenga 1 aprile - Roma 10 aprile 2014
Fonte:
Un giro del mondo di
90 giorni in bici contro le armi nucleari
Tore Naerland, norvegese quasi
completamente cieco che in quasi 30 anni di azione ha girato il mondo
in bicicletta (in verità, in tandem, con un normovedente alla guida)
per promuovere l'amicizia tra i popoli, i diritti delle persone con
disabilità, la democrazia e la sostenibilità ambientale, racconta: “Che cosa mi ha regalato la vita? All'età di 15 anni mi
ha tolto la vista, ma da allora mi ha permesso di visitare oltre 100
paesi e di fare amicizia con migliaia di persone! I miei anni in sella
alla bici per la pace sono stati anni splendidi, una continua sfida
intellettuale, spirituale, fisica. In questo Giro del Mondo 2014 ho
formato un'alleanza con i Sindaci per la Pace e la Campagna ICAN per la
messa al bando e l'eliminazione di tutte le armi nucleari dal pianeta”.
L'anno scorso a Hiroshima ha conosciuto l'
associazione Mayors for Peace
(presieduta dal Sindaco di Hiroshima), che ha come obiettivo la
realizzazione di un mondo libero da armi nucleari. Per questo Bike for
Peace 2014 ha come principale messaggio l'abolizione delle armi
nucleari!
L’iniziativa ha preso il via a Manchester (Regno Unito) lo scorso 15
marzo con una cerimonia di benvenuto nella sede dell'amministrazione
cittadina; il successivo Lunedì 17 marzo i ciclisti di Bike for Peace
sono stati ricevuti a Londra dalla Camera dei Comuni di Westminster e
dal Sindaco Boris Johnson, insieme agli attivisti della Campagna per il
Disarmo Nucleare (CND) britannica. Dal Regno Unito la comitiva è
passata in Francia, dove il coordinatore dei Parlamentari per la
Non-proliferazione e il Disarmo Nucleare ha organizzato per loro
un'iniziativa cin i deputati all'Assemblea nazionale. Per il resto
della settimana in Francia i ciclisti visiteranno molte città,
incontrandone i Sindaci e le associazioni per la pace, i diritti e il
disarmo. Concluderanno la tappa francese il 31 marzo a Nizza.
In Europa, Tore Naerland attraversa i due paesi del vecchio Continente
che possiedono armi nucleari, ma anche l'Italia che ne ospita alcune
decine sul proprio territorio. L'obiettivo è di dimostrare quanto la
maggioranza della popolazione e gli Enti Locali siano convinti della
necessità di arrivare ad una convenzione che le metta al bando. Tutte
le altre armi di distruzione di massa (biologiche, chimiche) sono già
oggetto di convenzioni internazionali: risultato ottenuto sempre con
una spinta “dal basso” per il raggiungimento della proibizione
giuridica.
In tutti questi momenti Tore Naerland ha portato con sé una bandiera
arcobaleno con la scritta “Pace”, in italiano. Anche per prepararsi
alle tappe italiane del suo viaggio: il percorso nel nostro paese
interesserà l'intera costa Tirrenica dal confine francese fino a
Roma. Il primo pernottamento sarà ad Albenga. Bike for Peace
proseguirà poi per Genova, La Spezia, Pisa, Follonica, Montalto di
Castro per arrivare infine a Roma nel pomeriggio di lunedì 7 aprile.
Le tappe italiane si concluderanno quindi a Roma con l'accoglienza in
Campidoglio il 7 aprile, con un incontro con le Istituzioni italiane
previsto per l’8 aprile ed infine con la partecipazione all'udienza di
Papa Francesco il 9 aprile.
Durante il percorso Bike for Peace si fermerà a salutare i Comuni che
sono già membri di Mayors for Peace: oltre a Genova, Pisa, Roma, anche
Arnasco, Vado Ligure, Sestri Levante, Riccò del Golfo, Castelnuovo
Magra, Viareggio. E a tutti verrà offerta la Pergamena ricordo di
questa importante iniziativa.
Subito dopo Bike for Peace si prenderà una pausa per la trasferta in
Asia. Proseguirà poi il suo percorso per il resto di aprile in Oriente,
per arrivare a maggio negli Stati Uniti e rientrare in Scandinavia per
le ultime tappe a metà giugno.
La richiesta che Tore Naerland e i ciclo-attivisti che lo accompagnano
porteranno all’attenzione di Autorità ed opinione pubblica in tutte le
loro tappe è quella di una messa al bando delle armi nucleari. Armi di
distruzione di massa la cui sola esistenza configura un pericolo
umanitario per miliardi di persone sul nostro pianeta: una minaccia che
decine di Stati hanno già scelto di affrontare e che sarà oggetto di
una
Conferenza internazionale convocata a
Vienna a dicembre 2014 dal Governo Austriaco.