Contro
la privatizzazione dell'acqua in Campania
L'appello di p. Alex Zanotelli
GUAI, GUAI, GUAI A CHI FA PROFITTO
SULL’ACQUA
di p. Alex Zanotelli
La notizia della privatizzazione dell’acqua da parte della
Regione Campania , mi giunge a Cosenza, mentre sto animando un campo
giovanile di lavoro missionario all’’Arca di Noè’.
Sono esterefatto e profondamente amareggiato da questa notizia. E’
l’ennesimo tradimento, perpetrato per di più in agosto.
Il 31 luglio il Consiglio regionale della Campania ha votato la
finanziaria , che conteneva un maxi emendamento che spaziava dal
condono edilizio alla privatizzazione dell’acqua! La
regione prevede, entro 30 giorni, l’affido alle società operanti
sul territorio (Gori and CO), non solo della gestione e distribuzione,
ma anche della captazione e adduzione alla fonte.
E’ un colpo di Stato inferto ai cittadini campani!
Inoltre il Consiglio regionale ha deciso di costituire presso la Giunta
regionale una Struttura di Missione: un unico centro decisionale con
pieni poteri sull’acqua, che cancellerà i 4 ambiti territoriali (ATO).
Questo in attesa dell’approvazione della Legge per il Riordino del
Servizio Idrico Integrato , che Caldoro sperava di far passare in
fretta, ma che invece ha incontrato la durissima opposizione dei
comitati acqua della Campania.
Mentre questo avveniva in Regione, il Comune di Napoli , sempre il 31
luglio,proponeva la modifica dello Statuto di ABC (Acqua Bene Comune
Napoli) per aprirla alla “Costituzione di Società di Capitali”.
Questa è la proposta della Giunta Comunale che dovrà essere ora votata
in Consiglio Comunale.
E’ più che naturale sospettare che questa decisione del Comune di
Napoli sia stata presa per assecondare il disegno della Regione , in
vista anche dell’erigenda area Metropolitana.
Questo è ancora più grave perché il sindaco L. De Magistris, per ben
due anni ha resistito alle richieste dei comitati di “mettere in
sicurezza l’ABC”.
Mai mi sarei aspettato di trovarmi in tale situazione, dopo anni di
impegno con tanti comitati e cittadini napoletani e campani. Questo è
per me , prima di tutto il tradimento del Referendum del 2011 che ha
sancito che l’acqua deve restare fuori dal mercato e che non si
facciano profitti sull’acqua.
Per cui ritengo la decisione della regione Campania di privatizzare
l’acqua come incostituzionale ed immorale, perché l’acqua è un
diritto fondamentale umano, sancito dal voto di 26 milioni di
italiani.
Per cui chiedo che il governo italiano , tramite il Ministro per il
Rapporto con le Regioni, ricorra alla Corte Costituzionale per
invalidare la decisione della Regione Campania.
Chiedo al Consiglio comunale di Napoli di bocciare la proposta di
modifica dello Statuto dell’ABC.
Chiedo al sindaco De Magistris, che in un comunicato stampa ha
reiterato che l’acqua di Napoli rimane pubblica, di decidersi
finalmente di “mettere in sicurezza ABC” come richiesto dai
comitati e poi, di scendere in campo con i comitati, per
contestare la decisione della Regione.
Chiedo al popolo napoletano e campano , allo stesso tempo chiedo alle
chiese e alle comunità cristiane di mobilitarsi , anche in pieno
agosto. Questo perché l’uomo torni a dominare e non siano i soldi a
governare. P “Quello che comanda oggi, non è l’uomo : è il
denaro, i soldi comandano- ha detto recentemente Papa Francesco - E
Dio, nostro Padre, ha dato il compito di custodire la Terra non ai
soldi, ma a noi, uomini e donne. Noi abbiamo questo compito. Invece
uomini e donne vengono sacrificate agli idoli del profitto.”
Cosenza, 3 agosto 2014