Marcia
di Pace e Convivenza
In occasione della 48ª Giornata
Mondiale della Pace
Trieste 1º gennaio 2015
Ritrovo ore 14.00 al Museo di Guerra per la Pace "de Henriquez"
Partenza ore 15.00
Marcia di Pace e Convivenza a Trieste con l'Intergruppo "Consiglieri
per la Pace" di Comune Provincia e Regione. "Non più schiavi nè schiave,
ma fratelli e sorelle". Questo il messaggio per la 48ª Giornata
Mondiale
della Pace.
Partenza ore 15.00 dal Museo di Guerra per la Pace "de Henriquez",
testimone delle inutili stragi delle guerre, da via Cumano 22.
Sosta davanti al Conservatorio in ricordo dei Martiri di via Ghega,
e arrivo in piazza sant'Antonio alle 17 circa. Ritrovo al Museo: ore 14.
Nell'imminenza del Capodanno la cittadinanza è invitata a
partecipare all'annuale Marcia cittadina per la Pace, convocata dal
Comitato pace e convivenza Danilo Dolci rideclinando il messaggio di
papa Francesco: "Non più schiavi nè schiave, ma fratelli e sorelle".
L'iniziativa è stata presentata il 27 dicembre al caffè libreria san
Marco assieme a: Franco
Codega, presidente della Commissione regionale Istruzione, Iztok Furlanic,
presidente del Consiglio comunale, i Consiglieri comunali Tiziana Cimolino,
Daniela Gerin,
Anna Maria Mozzi
e Mario Reali,
e provinciali Marcello
Bergamini e Sabrina
Morena. Che stanno costituendo l'"Intergruppo per la Pace" sul
modello dei 70 Parlamentari di PD, Scelta civica, Movimento 5 Stelle,
Sinistra Ecologia e Libertà ed altri di Camera o al Senato, distintisi
per l'azione verso la diminuzione delle spese militari e a vantaggio di
quelle civili.
Luciano Ferluga,
presidente del Comitato Dolci, ha stigmatizzato la disattenzione che
politica, istituzioni ed associazionismo culturale sia italiano che
sloveno, hanno finora riservato alle problematiche della Pace; Alessandro Capuzzo
ha invitato i Consiglieri presenti ad attivarsi nella raccolta firme
sul Progetto di Legge d'iniziativa popolare per l'istituzione di un
dipartimento della Difesa civile in Italia; Anna Maria Mozzi
ha segnalato che il Friuli Venezia Giulia sarà al centro del programma
per le Scuole sostenuto dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali
per la Pace; Martina
Furlan, studentessa del liceo Preseren, ha parlato contro
l'acquisto dei cacciabombardieri F-35 e lo spreco di altre risorse in
progetti di guerra, da parte del nostro Paese.
I convenuti hanno rimarcato l'opportunità di creare cultura
attraverso iniziative per la pace nei Consigli delle tre Istituzioni
coinvolte; la possibilità di riempire di contenuti formativi l'offerta
proposta dal Museo della Guerra per la Pace; la necessità di una nuova
Legge sull'Immigrazione in questa terra di confine, a soccorso di
persone e famiglie che sempre più spesso fuggono da situazioni di
guerra, da sollecitare alla Presidente e all'Assessore regionale
competente; l'opportunità di rivedere i criteri di gestione della Legge
per il Centenario della prima guerra mondiale, onde evitare il rischio
di commemorazioni meramente celebrative.
Se la scorsa edizione della Marcia è stata dedicata alle iniziative
contro la guerra in Siria ed al Peace Event Sarajevo 2014, quest'anno
si è pensato a sostenere l'impegno del Comune per la riapertura del
Museo della Guerra per la Pace fondato da Diego de Henriquez, fissando
in quel luogo il ritrovo e la partenza della manifestazione. E di
lavorare sulla frase coniata da papa Francesco per la Giornata
mondiale, in sintonia con la quale è stata aperta una collaborazione
con la Consulta comunale delle Comunità immigrate e residenti,
culminata nell'iniziativa della Giornata del Migrante il 18 dicembre
scorso. Brevi messaggi di testimonianza verranno espressi al ritrovo,
nella particolare cornice del Museo della Guerra per la Pace ed
all'arrivo in piazza sant'Antonio.
Il Comune di Trieste ha aderito
all'iniziativa, e sarà presente nella persona della vicesindaco Fabiana Martini.
Il ritrovo è fissato presso il Museo, in via Cumano 22 alle ore 14
di giovedì 1° gennaio mentre la partenza della Marcia avverrà alle ore
15, scendendo lungo viale D'Annunzio e via Carducci fino al
Conservatorio di via Ghega, ove si sosterà per un minuto di silenzio
dinanzi alla lapide che ricorda i martiri trucidati dai nazifascisti; a
70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Da lì si proseguirà
lungo via Roma, corso Italia e via san Spiridione, per testimoniare nel
centenario dall'inizio della strage inutile della Prima Guerra mondiale
(così definita da Benedetto XV) la volontà di costruire a Trieste un
Laboratorio di Pace. Alle 17 circa i marciatori giungeranno in piazza
sant'Antonio, dove avranno luogo gli interventi finali prima della
conclusione.
Nella speranza che le manifestazioni della Giornata mondiale della
Pace realizzate in vari Paesi portino a concreti risultati, gli
organizzatori invitano la cittadinanza a cogliere questa occasione per
scambiarsi un sincero augurio di Pace, religioso come laico, nelle
prime ore del nuovo Anno che inizia.
Per il Comitato Dolci Luciano Ferluga, Alessandro Capuzzo, Anna
Maria Mozzi.