Giornata della memoria

Giornata della memoria
Testimonianze, riflessioni, immagini da parte di due famiglie, dopo la visita ad Auschwitz
Zugliano, martedì 27 gennaio 2015, ore 20.30

Continuiamo a mantenere fede anno dopo anno alla giornata della memoria, mettendo insieme, ancora una volta in modo significativo, il Centro Balducci di Zugliano, il Comune di Pozzuolo del Friuli, la Scuola di musica di Mortegliano.
È fondamentale non “fare memoria” relegandola ad una data, pure importante, bensì vivere la memoria, diventare memoria, testimoniare l’insegnamento della memoria nell’oggi della storia per impegnarci a costruire un futuro più giusto e umano.
La data del 27 gennaio ci parla della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, uno dei luoghi emblematici in cui nella storia si è concentrata la pianificazione delle atrocità e l’uccisione di milioni di persone.
Vivere la memoria in questo 27 gennaio 2015 ci porta a considerare la società e il mondo in cui viviamo: le ingiustizie, le violenze, le armi, le guerre, le diverse forme di terrorismo; l’indifferenza, il pregiudizio, l’emarginazione, la xenofobia, il razzismo, la mentalità e la pratica dello scarto di milioni di persone.
Vivere la memoria significa alimentarla e trasmetterla alle nuove generazioni; assumere e rinnovare la responsabilità personale e farla diventare un NOI responsabile rispetto alla nonviolenza attiva e alla costruzione della pace; alla giustizia vissuta ed esigita, all’accoglienza e al dialogo praticati in modo convinto e perseverante, anche in mezzo ad accresciute difficoltà.
È particolarmente significativo che nell’incontro di quest’anno per la memoria del 27 gennaio due famiglie di Zugliano, portino la loro testimonianza e riflessione dopo la visita ad Auschwitz: un viaggio dell’interiorità, della coscienza e dell’anima, genitori e figli insieme a significare l’importanza del vivere esperienze così significative.

PROGRAMMA

Intervento di saluto
Nicola Turello
Sindaco di Pozzuolo del Friuli

Testimonianze, riflessioni, immagini da parte di due famiglie, dopo la visita ad Auschwitz