Migrare
Nell'ambito del progetto Soglie 2.0
Udine, Via Pozzuolo 330, Salone Comunità Nove - Parco di S. Osvaldo
sabato 24 ottobre, ore 16.30
INTERVENGONO
Marisa Sestito
- introduce
Claudia Grimaz,
Nicoletta Oscuro,
Massimo Somaglino
- mamma mia dammi 100 lire
Daniele Zovi
- paura
Antonella Nonino,
Pierluigi Di Piazza
- accoglienze
Pietro Aliprandi,
Gianpaolo
Carbonetto - terra incognita
Info:
C.O.R.E. -
www.associazionecore.it
tel. +39 348 25 86 245
Il progetto Soglie 2.0 ideato,
coordinato e realizzato
dall’Associazione C.O.R.E. si è proposto di tracciare un percorso di
conoscenza stimolando una consapevolezza che si possa trasformare in
azione – e “azione” è anche il pensiero nuovo e la sua trasmissione.
Il concetto di soglia implica il superamento di un limite, l’ipotesi di
un incontro con l’altro da sé. Passare la soglia significa scegliere,
decidere in un senso o nell’altro: superare la soglia può condurre
verso l’ignoto e insieme guidare sulla via del ritorno verso se stessi.
Poiché non ritrarsi di fronte a una realtà che cambia e accettare la
metamorfosi, significa andare alle radici del nostro mondo e della
nostra cultura. Questo ci raccontano i miti dell’origine, Genesi
Lucrezio Ovidio, rintracciando la nascita della vita naturale e umana,
seguendo la trasformazione della materia, il passaggio dall’informe
alla bellezza della forma.
In tempi e spazi distinti vengono esplorati due contesti, l’uno legato
alla natura – Ali di terra – l’altro agli esseri umani – Le radici
della luna.
Due ambiti per molti versi lontani, per altri fortemente connessi: una
prospettiva che mette al cuore del discorso la condivisione
dell’esperienza, in primo luogo la comune necessità della migrazione,
che qui, pur nella varietà dei temi affrontati, rappresenterà l’asse
portante del discorso. Migrano i popoli spinti dall’urgenza della fame
e della guerra, migrano i grandi carnivori ritornando a distanza di
secoli nelle nostre foreste.
A tracciare la via sono figure autorevoli che di queste realtà hanno
una conoscenza diretta e un’esperienza maturata in prima persona: sono
conoscitori della flora e della fauna e dell’impatto del cambiamento
climatico; sono i conoscitori delle condizioni politiche e umane di chi
affronta l’ignoto attraversando il Mediterraneo.
Nell’uno e nell’altro campo lo sforzo è quello di additare un
patrimonio comune e di individuare una lingua riconoscibile,
promuovendo il rispetto per l’ambiente e la cultura della pace.
Il progetto avviato nel dicembre 2014, prosegue lungo tutto il 2015,
per concludersi a Dicembre. Dei due nuclei centrali, la natura verrà
trattata in primavera e la migrazione in autunno; intorno a questi due
momenti portanti si snoderanno altri incontri più brevi per consentire
di riprendere e approfondire i temi, anche in forma seminariale e
laboratoriale.
In allegato la locandina in pdf