Parlamento
Europeo vota per embargo armi ad Arabia Saudita. RID: Commissione e
Governo agiscano
Rete Italiana per il Disarmo e le
realtà europee di ENAAT si congratulano con il voto odierno nella
Sessione Plenaria del Parlamento Europeo, che si è espresso sulla grave
situazione umanitaria dello Yemen chiedendo alla Vicepresidente della
Commissione Federica Mogherini di iniziare un percorso verso l'embargo
di armi nei confronti dell'Arabia Saudita
Il voto del 25 febbraio 2016
Fonte:
Rete Italiana per il Disarmo - 25 febbraio 2016
Con una decisione storica, ed importantissima sul piano umanitario a
riguardo di una delle peggiori crisi derivanti da conflitto dei giorni
nostri, il Parlamento Europeo ha adottato oggi una Risoluzione sullo
Yemen che richiama la necessità di porre fine alla guerra in corso con
modalità di pieno rispetto della Legge Internazionale Umanitaria e un
esplicito Emendamento (votato da 359 Parlamentari con 212 voti
contrari) che richiama la necessità di fermare il flusso di armi nella
regione.
L'Emendamento (presentato da diversi gruppi (S&D, ALDE, Verdi,
EFDD, GUE) richiede espressamente che la Vicepresidente della
Commissione ed Alto Rappresentante della Politica Estera Federica
Mogherini lanci un'iniziativa volta ad imporre un embargo di armi nei
confronti dell'Arabia Saudita. Tutto ciò a causa delle continue e
documentate denunce di violazioni dei diritti umani nei confronti della
coalizione a guida saudita che da mesi sta bombardando lo Yemen ed
anche poiché continuare a vendere armi al Riyad configurerebbe una
violazione della Posizione Comune del 2008 sull'export militare.
“Siamo davvero contenti che il Parlamento UE abbia scelto di supportare
questo importante Emendamento - commenta Francesco Vignarca
coordinatore di Rete Disarmo – è un modo diretto per riconoscere gli
sforzi che da mesi le ONG europee che si occupano di disarmo e
controllo degli armamenti stanno facendo per fermare l'impatto negativo
delle armi europee nel conflitto in Yemen. Ora è responsabilità della
Commissione Europea, ed in particolare della Vicepresidente Federica
Mogherini implementare questa forte posizione politica”. Le realtà
internazionali che afferiscono ad ENAAT (European Network Against Arms
Trade) chiedono dunque che ora ci sia una veloce e chiara applicazione
dell'Emendamento soprattutto a salvaguardia dei principi contenuti
nella Posizione Comune 2008.
“Vedremo anche cosa faranno gli Stati Membri, 26 dei quali hanno già
sottoscritto il Trattato Internazionale sugli armamenti (ATT) -
continua Vignarca – e ora dovranno agire per soddisfare uno dei suoi
principali obiettivi, che è quello di controllare il flusso di armi in
aree dove possano essere usate per violare i diritti umani e le Leggi
Umanitarie internazionali”.
La decisione del Parlamento Europeo è in particolare molto importante
per il caso italiano, non solo perché l'Italia ha sottoscritto, tra i
primi Paesi al mondo, il Trattato ATT ma anche perché la nostra Legge
nazionale 185/90 proibisce la vendita di armi a paesi che siano in
Stato di conflitto armato. Eppure sono almeno sei le spedizioni di
bombe verso l'Arabia Saudita registrate negli ultimi mesi e per questo
motivo negli scorsi giorni Rete Disarmo ha depositato Esposti in
diverse Procure d'Italia (segnalando anche la violazione del Trattato
Internazionale e della Posizione Comune UE).
“Anche l’Italia – dichiara Giorgio Beretta, analista dell'Osservatorio
OPAL di Brescia – in questi mesi ha continuato a inviare ai Sauditi
tonnellate di bombe aeree che sono state utilizzate dalla Royal Saudi
Air Force per bombardare aree civili, ospedali, strutture sanitarie ed
educative. Si tratta di azioni militari che il Segretario generale
dell’Onu, Ban Ki moon, ha ripetutamente condannato e che costituiscono
una chiara violazione del diritto umanitario. E’ pertanto urgente che
anche con questo voto il Parlamento Europeo chieda a tutti i Governi
dei Paesi Membri di rispettare le regole che normano le esportazioni di
sistemi militari e di porre fine all’invio di armamenti a tutte le
forze attivamente impegnate nel conflitto in Yemen. Ringraziamo
ovviamente tutti i Parlamentari Europei che hanno votato a favore della
Risoluzione e dell'Emendamento sostenuto dalla società civile europea”.
Nelle scorse settimane le realtà di ENAAT avevano inoltrato al
Consiglio degli Affari Esteri che al Parlamento europeo le seguenti
richieste:
Agli Stati Membri dell'UE di sospendere immediatamente tutti i
trasferimenti di armi e qualsiasi supporto militare all'Arabia Saudita
e ai suoi alleati nel conflitto in Yemen
Alla Vice-Presidente della Commissione UE ed Alto Rappresentante per la
Politica Estera Federica Mogherini di promuovere nell'ambito del
Consiglio degli Affari Esteri l'istituzione di un embargo su armi ed
addestramento militare nei confronti dell'Arabia Saudita
Agli Stati Membri dell'UE di approntare ed applicare misure che
configurino una più stringente interpretazione della Posizione Comune
UE sui trasferimenti di armi, irrobustendo i controlli nazionali dei
Parlamenti riguardo all'implementazione di tale Posizione Comune