Concorso
Biennale Di Poesia “Tito Maniacco”
Seconda Edizione
Centro Balducci, giovedì 14 aprile 2016, ore 17.30
Premiazione della seconda edizione del Concorso Biennale Di Poesia
“Tito Maniacco”, a cura dell'Associazione culturale "La Rinascita" di
Udine in collaborazione con il Centro "Ernesto Balducci" e
l'Associazione "Adastra Cultura".
Certe persone non hanno bisogno di essere commemorate, affinché ne
venga preservato il ricordo. Quel che hanno fatto in vita è così pieno
di significato che la loro opera basta per mantenerne intatto il
pensiero. Una di queste persone è Tito Maniacco, intellettuale che si è
sempre impegnato nella scrittura a tutto campo e nelle arti figurative
come artista e critico, senza trascurare l’appassionata attività di
insegnante e la coerente militanza politica. La sua eredità culturale e
umana, dunque, passa attraverso la sua opera ed è con questo pensiero
che l’associazione culturale La Rinascita, in collaborazione con il
Centro “Ernesto Balducci” di Zugliano e l’Associazione “Adastra
Cultura” ha promosso la seconda edizione del Premio biennale di poesia
“Tito Maniacco”: non una commemorazione, ma un modo per continuare il
percorso intellettuale di un grande pensatore friulano. L’attenzione
che si è generata intorno alla figura dello scrittore friulano ha
raggiunto ogni angolo d’Italia. Una cinquantina di poeti da tutta la
penisola (isole comprese) ha inviato i suoi lavori, rigorosamente
inediti, e ora i partecipanti sono pronti ad essere premiati, con la
cerimonia che si terrà giovedì 14 aprile dalle 17.30 al Centro Balducci
di Zugliano.
Ad aggiudicarsi il primo premio ex-aequo sono state Giovanna Nieddu di
Ovaro, con la silloge “Le stelle nere” e Anna Elisa De Gregorio di
Ancona con “Per i tanti ‘Senza’ del mondo”.
La giuria composta da Giampaolo Borghello, docente di letteratura
italiana all’Università di Udine, Marina Giovannelli, poetessa e
scrittrice e vedova Maniacco, Giuseppe Mariuz, scrittore e poeta e i
giornalisti Paolo Medeossi e Lucia Burello ha motivato così le
decisioni: “Le stelle nere” è una poesia molto incisiva, terragna,
ancestrale nei rimandi alla lingua d’origine; esprime con efficacia gli
aspetti del paesaggio e del mondo del lavoro, con le tante fatiche e la
speranza di risalita. La silloge “Per i tanti ‘Senza’ del mondo”,
invece, per lo straordinario equilibrio tra l’incedere del pensiero e
la scelta delle immagini, tocca sentimenti profondi avvicinandoci al
mondo dei deboli, degli esclusi e degli oppressi.
Il terzo premio va a
Giacomo Vit
di Cordovado, autore del poemetto “Ciantada par Bulo-Bulo”, poesia
“costruita teatralmente con rimandi classici, la ballata esprime forza
e tragicità di una vicenda umana nel quadro dello sviluppo economico
moderno”. La commissione ha segnalato anche Domenico Bertoncello di
Bassano del Grappa perché “attraverso un dialetto con echi della
civiltà agraria, l’autore racconta lo scorrere irreversibile del tempo
e una trasformazione che è allo stesso tempo paesaggistica e
antropologica”, e Roberto Ragazzi di Trecenta, “perché il dolore di
tragedie diverse per luoghi e tempi si consuma coinvolgendo nella
stessa spirale l’uomo e gli elementi della natura”. Tutte le opere sono
state raccolte in un libro che sarà distribuito durante la serata i
premiazioni.