Riace
riparte!
di padre Alex Zanotelli
20 ottobre 2018
La vicenda di Mimmo Lucano, il sindaco di Riace mi indigna
profondamente. Una via crucis la sua,che ho vissuto passo passo. Mai mi
sarei aspettato di assistere nel mio paese ad un tale accanimento della
Giustizia e della Politica contro un uomo, Mimmo, la cui unica colpa è
quella di aver fatto rinascere un borgo semi-abbandonato, dando
speranza e lavoro a calabresi e migranti. Ho potuto conoscere bene
Mimmo nei dieci giorni passati con lui ad agosto ,grazie al campo di
lavoro promosso dai missionari comboniani. Durante quel campo Mimmo
iniziò un digiuno di protesta per il taglio dei fondi da parte del
governo e anche noi , con i giovani del campo di lavoro, digiunammo con
lui.Mi resi subito conto della straordinaria umanità di Mimmo, quell’
umanità che gli ha permesso di fare di Riace un modello di accoglienza
apprezzato in tutto il mondo. Per questo la notizia dell’arresto, il 2
ottobre, di Mimmo Lucano, mi lasciò esterefatto. Tante le domande che
mi sono frullate per la testa. Com’è possibile che la Procura di Locri
metta agli arresti domiciliari un uomo che non si è messo un soldo in
tasca, mentre tanti che hanno lucrato sulla pelle dei migranti, dormono
sonni tranquilli?
Com’è possibile che la Procura di Locri si accanisca contro un sindaco
anti-ndrangheta, mentre i potenti boss trionfano nella Locride? Tante e
pesanti le domande. Di una cosa ero certo: non potevo lasciare Mimmo
solo. E così scesi subito in macchina con la dott.ssa Felicetta,che
opera con me, da Napoli a Riace. Siamo riusciti ad entrare in casa e
abbiamo trovato un uomo ferito che continuava a ripeterci :”Perché…?
Perché…?”Gli sembrava tutto così assurdo, così ingiusto. Abbiamo
parlato per tre ore, abbiamo spezzato il pane insieme, invitandolo a
resistere. Ma il peggio doveva ancora arrivare. Il Ministro degli
Interni ha approfittato della vicenda giudiziaria di Lucano per
sferrare l’attacco finale a Riace . Difatti Il 13 ottobre viene
recapitato al Comune di Riace una circolare di 21 pagine che possono
essere riassunte con due parole:”Basta soldi a Riace e via tutti i
migranti!”
Deportazione! Poi il Ministro si corregge:l’esodo da Riace sarà
volontario.Tutto questo perché per Salvini ”Chi sbaglia, paga”. E
allora perché non paga anche lui per la sparizione dei 49 milioni della
Lega, frutto di una truffa ai danni dello Stato? E perché Salvini non
paga per il vergognoso sequestro di persona dei naufraghi della
Diciotti, fatto solo per bieco interesse personale , contro leggi
nazionali e internazionali?
Sappiamo che Salvini è indagato per questo, ma perché lui è ancora
Ministro e Lucano è stato destituito da Sindaco? E’ giustizia questa? E
perché Salvini cancella gli SPRAR (Sistema di protezione per
richiedenti asilo e rifugiati) che hanno funzionato bene,per potenziare
i CAS (Centri di accoglienza straordinaria) le cui criticità sono
oggetto di indagine dal Nord al Sud (vedi Crotone, Trapani, Cona… )?
Non è forse questo incoraggiare il business sui migranti? L’ultima
ingiuria è arrivata il 16 ottobre quando Mimmo si è dovuto presentare
al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria. Il Tribunale gli ha fatto
la grazia di togliergli gli arresti domiciliari, ma poi gli ha imposto
l’ ‘esilio’, cioè non può più dimorare a Riace. Un vero e proprio Daspo
ad personam! Ora è anche lui un profugo politico!
“Sono amareggiato- ha commentato Mimmo, all’uscita dal Tribunale. Si
tratta di un processo politico. I giudici mi hanno trattato come
elemento pericoloso. Mi allontanano dal mio paese dove ho speso tutta
la mia vita.” E’ il trionfo dell’ingiustizia, del razzismo rampante. E’
un epilogo amaro, non possiamo cedere di un palmo. Dobbiamo reagire. E’
lo stesso Sindaco di Riace a suggerire il come. “Usciamo dal progetto
SPRAR e torniamo alla Riace delle origini, autogestita, al crowdfunding
e all’auto sufficienza.
Riace rappresenta un’idea che va contro la civiltà della barbarie. Il
nostro è un atto politico.” Dobbiamo difendere Mimmo Lucano e la sua
Riace , paese dell’accoglienza contro la marea nera montante in questo
paese. “Su Riace bisogna far passare un messaggio politico- ha detto
Mimmo. In Italia c’è una parte che va verso la barbarie e una parte che
va verso la civiltà dei rapporti umani.” Riace in questo momento
diventa un’esperienza che deve essere difesa da tutte le forze sane di
questo paese,le forze che non accettano le politiche razziste e
xenofobe del governo Conte-Di Maio-Salvini. Per questo chiedo a tutti
di sostenere la campagna “RIACE RIPARTE” per far ripartire in modo
autonomo il progetto di accoglienza dei richiedenti asilo nel borgo
calabrese.(Per informazioni vedi www.comunisolidali.org). Riace deve
continuare e diventare un esempio per tutti. Riusciremo in questo se
anche noi sapremo, non solo praticare, ma anche organizzare la
disobbedienza civile , come ha fatto il” Preside disobbediente” Eugenio
Merli di Lodi. “L’individuo che infrange la legge perché la sua
coscienza la ritiene ingiusta-scriveva dal carcere Martin Luther King-
ed è disposto ad accettare la pena del carcere per risvegliare la
coscienza della comunità circa la sua ingiustizia, manifesta in realtà
il massimo rispetto per la legge”.
Alex Zanotelli
Napoli, 20 ottobre 2018