Fermiamo
la barbarie del decreto sicurezza
Evento politico creativo
Trieste, Teatro Miela
lunedì 26 novembre 2018, ore 17.30
“
La storia siamo noi. Con le nostre
scelte, le nostre convinzioni, i nostri errori, i nostri ideali, le
nostre speranze di giustizia che nessuno potrà mai sopprimere.”
(Mimmo Lucano, sindaco di Riace)
Politici, Associazioni, artisti e cittadini, insieme in questa
battaglia politica, culturale e di civiltà.
Artisti
- Maurizio Zacchigna con Piero Pieri
- Teo Verdiani
- Sara Alzetta
- Sara Beinat con Paoloparon
- Coro sociale di Trieste
- Marcela Serli
- Aleksander Ipavec con Accross Border Group
- Alessandro Mizzi
- Andrea e Giovanni Zacchigna
- Alejandro Bonn, Mark Kevin Barltrop, Klaus Martini
- Maxmaber Orkestar
Sono gravissime le conseguenze derivanti dall'entrata in vigore del DL
113/2018, più noto come decreto Salvini o decreto (in)sicurezza che nei
prossimi giorni sarà convertito in legge senza che il testo iniziale
abbia subito alcun miglioramento (tutti gli emendamenti migliorativi,
come è noto, sono stati rigettati e il dibattito parlamentare è stato
stroncato dal voto di fiducia).
Le conseguenze della nuova legge, in termini sociali, culturali,
occupazionali e di sicurezza saranno estremamente pesanti perchè la
nuova norma destruttura il sistema dell'accoglienza, riduce i servizi,
aumenta il numero delle persone straniere che rimarranno senza permesso
di soggiorno e che verranno quindi forzatamente "clandestinizzate".
Queste ultime, per sopravvivere, andranno ad ingrossare le fila del
mercato nero del lavoro quando non dello sfruttamento estremo. In
particolare l'abrogazione della protezione umanitaria colpirà,
rendendoli irregolari, proprio i migranti più deboli e vulnerabili
(persone malate o comunque fragili, stranieri ai quali era stata
rigettata la domanda di asilo ma che avevano comunque trovato un buon
inserimento lavorativo, ex minori non accompagnati et) che ovviamente
rimarranno sul territorio, con conseguenze potenzialmente devastanti in
termini di crescita della marginalità sociale.
L'evento sarà strutturato in modo meno tradizionale del solito, ovvero
non sarà una conferenza o una tavola rotonda bensì gli autorevoli
interventi che sono previsti si alterneranno a brevi performance
artistiche (letture sceniche, pezzi musicali, performance teatrali)
elaborate ad hoc per l'evento da parte di molti noti artisti della
città e della regione che gratuitamente hanno scelto di manifestare in
questo modo la propria profonda contrarietà alla deriva
politico-sociale che la nuova legge intende produrre.