PRIMA
VIVERE
Abbiamo bisogno di una sicurezza
armata?
O di una sicurezza che sia difesa e
cura della vita?
Martedì 14 luglio dalle ore 18.30 alle 20.00
Seconda conferenza online nell’ambito del progetto “PERCHE’ NIENTE SIA
PIU’ COME PRIMA” . Iniziativa promossa da Donne in Nero di Udine e Rete
DASI (Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale) FVG.
La pandemia da Covid-19 ci ha fatto scoprire quanto siamo fragili e
vulnerabili. Abbiamo capito che sicurezza significa disporre di cure
adeguate per la vita delle persone e questo implica investire di più
nella sanità pubblica, nella previdenza, nell’assistenza, nella scuola
e nell’università, ambiti pesantemente ridimensionati negli ultimi
decenni, ma essenziali per il mantenimento e la riproduzione di un
intero sistema sociale.
Invece, anche nei mesi dell’emergenza, il Governo ha permesso alle
industrie belliche di continuare a produrre e ha deciso di proseguire
l’acquisto di cacciabombardieri F35 e di nuovi sottomarini, mezzi
blindati, elicotteri e missili, confermando una spesa militare che per
il 2020 si aggirerà sui 26 miliardi di euro. Contemporaneamente ha
autorizzato l’esportazione di sistemi d’arma italiani in Egitto, per un
valore tra i 9 e gli 11 miliardi di euro.
Ci chiediamo se la società civile, i movimenti, le reti sociali possano
proporre con rinnovato impegno la riduzione della spesa militare che
potrebbe essere portata sotto la soglia dell’1% del PIL, recuperando
risorse da finalizzare al sistema del welfare e a una migliore
qualità della vita per tutte e tutti.
Ne parliamo martedì 14 luglio dalle 18.30 alle 20.00, in
videoconferenza, con
FRANCESCO VIGNARCA,
coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo
GIORGIO BERETTA, analista di
OPAL Brescia, esperto di export di armamenti
LISA CLARK di “Beati i
costruttori di pace”, copresidente dell’International Peace Bureau,
esperta di disarmo nucleare
Collegati a
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