Sui diritti umani
Riflessione di Don Pierluigi di Piazza
Zugliano, 8 dicembre 2021
Il 10 dicembre si ricordano i 73 anni dalla Dichiarazione
Universale dei diritti umani. Nessuna celebrazione retorica,
nessuna esaltazione perché la storia attuale evidenzia drammaticamente
le tante violazioni, proprio frantumazioni di quelle parole di
fatto così profonde, umane, progettuali per il futuro dell'intera
umanità. Le stesse attestano che gli esseri umani sono capaci di proporre
sensibilità e prospettive ricche di significato e stimolanti
nell'impegno di un'etica laica mondiale da tutti condivisibile e di
conseguenza vincolante. Ma poi il divario fra idealità, pronunciamenti
e attuazioni diventa spesso nella storia una gravissima smentita.
Certo è importante riprendere, approfondire e dialogare nelle scuole,
nelle associazioni, nelle istituzioni e nella politica però solo alla
condizione nel contempo di impegnarsi per cui l'agire attua, verifica e
rilancia le prospettive, altrimenti le parole perdono significato
e diventano vuote e non credibili.
La pandemia in atto con preoccupazioni costanti e difficoltà
di vario genere ha evidenziato la comune condizione umana, le
gravissime disuguaglianze già presenti sul Pianeta, nel concreto il
dovere umano ed etico dei vaccini per tutti i popoli perché ci si
può salvare solo insieme. In questo contesto planetario emerge in
modo drammatico la violazione diffusa dei diritti umani. Si possono
sottolineare la perdurante inaccettabile condizione di povertà e fame
di centinaia di milioni di persone quindi della negazione dello stesso
diritto alla vita.
Le diffuse situazioni di oppressione, incarceramento,
torture; sempre ricordiamo Giulio Regeni e Patrick
Zaki e tutti i Giuli e le Giulie del mondo come ci insegnano i
genitori Paola e Claudio a cui sempre esprimiamo vicinanza. Si pensi
alla persecuzione degli oppositori sotto tutti i cieli, dei giornalisti
che esprimono critiche ai regimi. Le guerre, oltre 30 oggi sul Pianeta,
una terza guerra mondiale a pezzi come ci ricorda Papa Francesco; la
produzione e il commercio delle armi sempre in aumento. Il dramma
dei profughi su tutto il pianeta dato che si tratta di un fenomeno
strutturale, planetario appunto di 82 milioni di persone in movimento
con viaggi drammatici segnati da muri, fili spinati, respingimenti,
carceri, torture, contenimento in campi profughi come quelli della
Grecia di fatto prigioni dove migliaia di persone, tanti i bambini sono
costretti a lunghi periodi di totale disumanità.
A leggere i reportage si rimane agghiacciati e increduli
sulle loro condizioni. Emerge con evidenza che queste migliaia e
migliaia di persone sono costrette in questi luoghi perché scompaiano, diventino
invisibili, come non ci fossero, ma in realtà tutti sanno e tanti,
troppi si voltano dall'altra parte; le istituzioni e la politica sono
assenti in modo vergognoso. La Dichiarazione universale dei diritti
umani viene scritta dopo la fine della tragica seconda guerra mondiale,
della negazione e uccisione di milioni di persone nei campi di
sterminio nazisti. La nostra Costituzione è coetanea di un anno più
giovane, frutto della Resistenza e della lotta di Liberazione. Nel 1941
Altiero Spinelli ed Enrico Rossi hanno scritto il progetto per
Un'Europa libera e unita nel periodo del loro confino nell'Isola di
Ventotene.
Il primo novembre 1993 è stata costituita l'Unione Europea
di cui nel 2000 il Parlamento, la Commissione il Consiglio hanno
scritto la carta dei diritti fondamentali per promuovere e consolidare
i diritti umani. Si leggono tutti questi documenti fondativi, vi si
sente il respiro dell'umanità, poi si guarda la realtà, si
leggono le testimonianze e si resta profondamente colpiti e addolorati.
Papa Francesco nel recente viaggio in Grecia,
a Lesbo ha pronunciato parole piene di dolore e di sdegno per
come i profughi vengono trattati con disumanità mentre il
rispetto dei diritti umani, la dignità di ogni persona dovrebbero
essere anteposti a tutto; di come sia triste sentire proporre come
soluzioni l'impiego di fondi comuni per costruire muri e fili spinati.
E guardando al mare e pensando all’immenso “cimitero senza lapidi:"
Vi prego fermiamo questo naufragio di civiltà".
A Lesbo 2200 persone, il 72% di origine afgana presenti già
da tempo, un terzo minori. Medici Senza Frontiere interviene per
l'assistenza medica e psicologica in condizioni disastrose. Dove
sono i Paesi d'Europa? Dov'è l'Europa? Latitanza e assenza sono
imperdonabili. Fa specie che nessun gruppo di parlamentari alzi un
grido di dolore per rappresentare il dolore di tante persone, per
scuotere e smuovere con coraggio e determinazione.
La Dichiarazione universale dei diritti umani viene quotidianamente
verificata dalla condizione dei bambini, adolescenti e giovani,
delle donne e degli anziani, delle lavoratrici e dei lavoratori, dei
disabili, dei fragili, dei poveri, degli esclusi, dei carcerati. È da
notare come sia doveroso aggiungere i diritti della terra e di tutti
gli esseri viventi nell' interdipendenza di tutto e di tutti. Quanto si
deve fare non solo come quantità ma soprattutto come qualità?
Tantissimo, giorno dopo giorno.
È fondamentale rileggere, ripensare a dichiarazioni
così profonde e di prospettiva, condividerle, alimentarle e poi esprimere
segni concreti di attuazione nella realtà. Sembrano sempre piccoli
di fronte alla vastità delle questioni ma esprimono la direzione del
nostro cammino comune, il senso stesso della nostra vita.