Mentre si moltiplicano gli appelli "per salvare le feste" a poche decine di chilometri dai nostri confini migliaia di persone sono sottoposte a trattamenti inumani e degradanti e si trovano in condizioni di pericolo che in diversi casi ne hanno causato la morte: è accaduto all’inizio dell'anno con l'incendio del campo di Lipa in Bosnia Erzegovina per arrivare alle morti che hanno segnato l'intero 2021 in Croazia e in Slovenia. All'indifferenza, al silenzio ed anche alle "scomposte" reazioni da parte di alcune istituzioni ed esponenti politici nazionali e regionali verso i temi dell'accoglienza e del rispetto dei diritti umani fondamentali ha fatto da contrappeso una solidarietà dal basso che si è espressa attraverso le tante iniziative che anche Rete DASI ha attivato quest'anno e continuerà a sviluppare. Alcune di esse hanno prodotto cambiamenti significativi che verranno analizzati nel corso della conferenza stampa. 

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