Giornata della memoria
Giornata della memoria
Riflessioni di don Pierluigi Di Piazza
Zugliano, Giornata della memoria 2022
INDISPENSABILE MEMORIA
Riflessioni e pensieri

Importante: Quest’anno a Zugliano vivremo la giornata della memoria domenica 30 gennaio durante la celebrazione dell’Eucarestia anticipata alle ore 10.

Il 27 gennaio 1945 i soldati russi entrarono nel campo di Auschwitz: la giornata della memoria proposta dal 2005 è legata a questo evento di liberazione e di constatazione della totale negazione e distruzione di milioni di vite annientate nella loro umanità, torturate, usate, a centinaia di migliaia uccise con il gas e poi bruciate nei forni crematori, diventate cenere dispersa dal vento. Sei milioni di ebrei vittime, altrettanti e più milioni di oppositori politici, disabili, omosessuali, nomadi, testimoni di Geova.

Non si tratta di fare la memoria come rituale legato ad una data pure importante, ma invece di vivere la memoria, di diventare ed essere noi memoria nel ricordo vivo delle vittime e del loro dolore e su un piano diverso di indagare sui carnefici per cercare di capire motivazioni, pianificazione e organizzazione della morte, eliminazione di milioni di persone; e ancora su un altro piano contiguo di indagare sul perché milioni e milioni di persone hanno aderito e sono state complici per ignoranza, conformismo, inettitudine, progressiva diminuzione fino all'azzeramento della coscienza etica con l'accettazione della totale disumanità, con l’ identificazione nel demone assoluto del nazismo in stretta alleanza e collaborazione col fascismo.

Poco tempo fa servizi televisivi hanno mostrato piazze e strade di Varsavia affollate in modo impressionante da persone neonaziste e neofasciste con simboli, labari, slogan inequivocabili, fra loro anche cattolici estremisti negatori del Vangelo di Gesù. Questo purtroppo avviene in tutta Europa e anche nel nostro Paese. 

Questa identità nazionalista, assoluta, violenta avverte come nemici da individuare, attaccare, rifiutare tutte le persone considerate altre, diverse, inferiori, inaccettabili in quel sistema. Il monito di Giuseppe Dossetti, Padre Costituente all'impegno per una lucida coscienza storica e all'attenzione non solo ad essere vigili ma ad opporsi ad ogni inizio del sistema del male è sempre molto attuale. Il 12 luglio 2021 si è celebrato a Fossoli il 77° anniversario delle 67 vittime già recluse nel campo e sterminate dai nazisti.

Il compianto Davide Sassoli ha invitato la presidente Ursula Von Der Leyen. Sassoli ha concentrato nel suo intervento dimensioni umane e situazioni storiche. Ha invitato ad ascoltare la voce degli uccisi," a guardare gli occhi delle vittime dell'umanità, private di umanità" affermando che quegli sguardi si assomigliano e si ripropongono sempre e dovunque: dolore, disperazione di essere ridotti a numeri, a cose, di non poter riconoscere più i tratti dell'umanità in quell’annientamento totale.

Come è stato possibile che nell'Europa di allora in cui c’erano anche insigni pensatori, filosofi letterati, teologi, artisti, chiese cattoliche e protestanti si sia preparato e poi scatenato l'orrore pianificato?  Come è stato possibile realizzare un potere assoluto, un delirio di onnipotenza che decide di schiacciare tutto e tutti gli indesiderati, con la finalità di dominio assoluto, di esaltazione di una parte, di un “unicum” come si trattasse di un assurdo potere divino? Da dove tanta crudele disumanità? I volti, i nomi delle vittime, le loro storie umane spogliate per ridurle a numeri, a pezzi da sfruttare e utilizzare e poi da buttare continuano a parlarci. Dalla condivisione dell'immensità del dolore è spuntato il progetto di una Europa completamente altra: il manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ha prospettato un'Europa libera e unita.  

Poi i passaggi storici significativi ci sono stati, i documenti solenni pure ma oggi si avverte profondamente e con urgenza la necessità della ricostruzione dell'Europa dei popoli, dei diritti umani, della libertà, e della democrazia, dell'accoglienza, dell’autentica solidarietà. La questione dei migranti è rivelatrice di quali ideali e di quale organizzazione siano oggi necessari per l'Europa dei popoli in rapporto di dialogo e cooperazione con il mondo.

Davide Maria Sassoli (significativo che porti il nome di Padre Davide Maria Turoldo) prima di Natale ha comunicato un messaggio: in esso ci parla di paura dentro alla pandemia e di nuova solidarietà, e della convinzione che nessuno è sicuro da solo. Denuncia i nuovi muri contro le persone, contro i bambini costretti a scappare da povertà e guerre, evidenzia i confini che demarcano ciò che è morale da ciò che è immorale, ciò che è umano da ciò che è disumano. Dice che la disuguaglianza non è più tollerabile né accettabile e che la povertà va combattuta e sconfitta, che è doveroso proteggere i più deboli e non essere mai indifferenti. Indica un mondo nuovo basato sul bene comune, sul buon vivere di tutti. E ancora che la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi di fronte al bisogno degli altri; formula gli auguri a noi e alla nostra speranza.

Padre Ernesto Balducci ha ricordato il momento terribile dell'arrivo nel loro paese di Santa Fiora delle 25 bare di giovani del paese uccisi dai nazisti mentre stavano difendendo una miniera. Anni dopo la sua riflessione lo porta a considerare come quei paesani, alcuni compagni di scuola" avevano pagato con la vita “la fedeltà al vero". È un'espressione molto forte, densa di significato: il vero è la dignità di ogni persona, la libertà, l'uguaglianza, la giustizia, la democrazia, l’autentica solidarietà. E si chiede se noi, rispetto a loro, facciamo una celebrazione esteriore con il rischio di tradire questa fedeltà al vero perché accettiamo troppo facilmente aggressività, ingiustizie, violenze, armi (l’investimento dell'Italia per il 2022 raggiungere il record di 25 miliardi), guerre, discriminazioni nazionalismi e razzismi.

Vivere oggi la memoria delle vittime del nazismo e del fascismo, dell'olocausto significa impegnarsi in tutte le situazioni in cui la dignità delle persone e i diritti umani sono calpestati. C'è anche ed è importante la questione religiosa; i nazisti sono arrivati ad affermare che" Dio è con noi", un assurdo, la bestemmia più grave che viene ripetuta ogni qualvolta c'è una qualche copertura religiosa a mentalità e azioni disumane come le discriminazioni è il razzismo appunto.


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