"L'esclusiva collezione zaini esercito per sentirsi sempre in missione".
È questo il claim che accompagna la nuova linea di zaini targati
"Alpini", "Esercito" e "Folgore" che Giochi Preziosi ha immesso sul
mercato all'inizio del nuovo anno scolastico.
L'iniziativa si iscrive
perfettamente nella strategia invasiva che le forze armate stanno
compiendo verso il mondo della scuola firmando convenzioni, promuovendo
lezioni tenute da militari, offrendo giornate in caserma…
Non c'è
bisogno d'essere antimilitaristi per comprendere che il ricorso all'uso
della forza per risolvere una controversia rappresenta ogni volta una
sconfitta e un passo indietro verso la legge della giungla. Eppure
quegli zainetti, apparentemente innocenti e accattivanti nei loro
colori mimetici e nei modelli più alla moda, lasciano passare
esattamente questa idea.
La guerra diventa una cosa normale cui bisogna
rassegnarsi, anzi, che è da preparare innanzitutto con la testa. Gli
zainetti scolastici alla moda sono un piccolo passo per gli scolari e
un grande passo per l'industria militare che coltiva così le guerre di
domani.
Con buona pace dell'autore di "Lettera ai giudici" a cent'anni
dalla nascita, oggi scuola e guerra provano a marciare insieme. Ma
voglio sperare in un esercito di docenti e studenti che fa obiezione di
coscienza.