In piazza per difendere l'acqua
In piazza per difendere l'acqua
Iniziativa del comitato referendario del Friuli Venezia Giulia
FRIULI VENEZIA GIULIA, DA MARZO A GIUGNO

«Oltre 1.400.000 cittadini italiani nella primavera 2010 hanno firmato la richiesta di un referendum contro la privatizzazione della gestione dell’acqua, di cui oltre 34.000 firme sono state raccolte nella nostra Regione: è stata la più grande raccolta di firme della storia del nostro Paese. Il motivo principale di questa straordinaria mobilitazione è semplice: l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti, nessuno può appropriarsene, né farci profitti» così Massimo Moretuzzo a nome del neo-costituito Comitato «2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE» del Friuli Venezia Giulia ha aperto la presentazione alla stampa del Comitato Promotore Referendario, avvenuta venerdì 11 marzo nella sede del Comune di Udine, a Palazzo D’Aronco e l’avvio della Campagna Referendaria per l’acqua pubblica anche in Friuli Venezia Giulia.
«Dopo l’approvazione dei quesiti referendari da parte della Corte Costituzionale, ora i cittadini italiani saranno chiamati alle urne, entro il 15 giugno – ha proseguito Moretuzzo – e servirà l’impegno di tutti noi per superare la sfida del raggiungimento del quorum: ma siamo convinti che il valore unico di questo diritto umano inalienabile, che le persone di ogni ceto e appartenenza politica hanno ben testimoniato nel momento della raccolta firme, supererà tutte le barriere e porterà tutti i cittadini italiani maggiorenni a votare 2 sì per l’acqua pubblica».
Sono state quindi presentate le prime iniziative pubbliche che il Comitato metterà in atto già dal fine settimana del 19/20 marzo, anche in previsione della giornata mondiale dell’acqua (22 marzo): banchetti informativi e incontri pubblici di sensibilizzazione nel prossimo fine settimana animeranno le piazze di S. Vito al Tagliamento, Gorizia, Monfalcone, Pordenone (mattina al Mercato; pomeriggio piazza Cavour), Spilimbergo, Staranzano e Udine (mattina al mercato di Viale Vat; Piazza S. Giacomo). A Udine banchetti informativi sono previsti anche Sabato 26 marzo in occasione della 2° giornata “Udine senza plastica”.
Furio Honsell, sindaco di Udine, primo firmatario di questa Regione della richiesta del referendum, ha ricordato come «l’acqua pubblica sia l’ultimo baluardo che tutti i cittadini e gli amministratori dovrebbero difendere, per preservare i beni comuni e i servizi pubblici essenziali dalla privatizzazione forzata, finalizzata al profitto di pochi. Per questo – ha concluso Honsell - la giunta comunale udinese ha subito approvato una delibera di sostegno alla campagna referendaria». «I nostri giovani devono sentirsi protagonisti nel riconquistare gli spazi democratici e di partecipazione persi in questi anni, a partire da questo referendum per l’acqua bene comune» – ha detto invece Luciano Rapotez, segretario regionale ANPI, ricordano il valore simbolico di questa «battaglia per la riconquista dell’acqua, la cui raccolta firme non a caso è stata avviata il 25 aprile dell’anno scorso. Al prossimo congresso nazionale dell’Anpi porterò dal Friuli un ordine del giorno specifico sul sostegno alla campagna referendaria» ha concluso Rapotez. Un appello a sostegno della campagna referendaria è stato presentato in conferenza stampa anche da esponenti del mondo della cultura dello spettacolo e dello sport del Friuli Venezia Giulia: tra i primi aderenti Claudio Moretti, attore «l’acqua deve essere pubblica perché se l’acqua è di tutti, tutti ne avranno cura… se l’acqua è di pochi, si faranno solo gli interessi di quei pochi…» ha commentato Moretti presentando un accorato elenco di «perché l’acqua deve essere pubblica»; Francesco Tullio Altan - autore di fumetti, disegnatore che ha realizzato un’apposita vignetta per la campagna referendaria presentata a Udine in anteprima nazionale; Giorgio Pressburger - regista, scrittore, drammaturgo; Snaidero Basket; Dodi e i Monodi – musicisti. Il Comitato Referendario Fvg ha infine rilanciato l’appello al Governo per l’accorpamento della giornata di voto con quella delle elezioni Amministrative: «riteniamo ingiustificabile in un periodo di crisi economica come quello attuale che vengano indetti tre appuntamenti elettorali nel giro di un mese e mezzo (amministrative, ballottaggi, referendum) con un aggravio della spesa pubblica di oltre 400 milioni di Euro» ha concluso Moretuzzo – «per questo chiediamo al Governo e alle forze politiche e istituzionali l'accorpamento della data del referendum con quello delle prossime elezioni amministrative. Rispettando la sovranità popolare, risparmiando denaro pubblico ed evitando l'assurdità di ritrovarsi alle urne per ben tre volte in poche settimane.»
E’ stata infine presentata la Manifestazione nazionale che si terrà a Roma sabato 26 marzo

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